- Libreria
- >
- Libri
- >
- Narrativa - moderna e contemporanea
- >
- Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945)
- >
- Il ritorno
Il ritorno - 9788861856783
di Antonio Carosella edito da Gruppo Albatros Il Filo, 2008
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il ritorno
- Autore: Antonio Carosella
- Editore: Gruppo Albatros Il Filo
- Collana: Nuove voci
- Data di Pubblicazione: 2008
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 131
- ISBN-10: 8861856780
- ISBN-13: 9788861856783
Il viaggio è topos ricorrente …edi solito si effettua verso uoghi sconosciuti in cui il protagonista affronta prove che aggiungono conoscenza e formano ala vita. Nel casodi “Il ritorno”di A. Carosela si trattadi un ritorno in uoghi conosciuti,dove il protagonista è nato ed ha vissuto a prima adolescenza e giovinezza; un viaggiodi una sola giornata in cui a memoriadel protagonistadilata il tempo nel recuperodei ricordi e gli consegna il suo passato. Un viaggio a ritroso,dunque, nel quale egli va ala ricercadi un egame tra il suo “essere stato” e il suo presente…La trasfigurazione etteraria… è finzione nel significato atinodel termine, in quanto rappresenta a realtà vissuta. “Il ritorno” è un romanzodi profonda analisi psicologica in cui in un solo giorno matura il raccontodi una vita intensa. .. La vitadi Antonio è stata una vita piena, … “ma era una realtà ormai svanita nel’irrevocabilitàdel passato”. Ed egli sidomanda: quale realtà aveva a sua esistenza aldi fuoridela memoria? Era a vita stessa un sogno che si realizzasse solo quandodiveniva memoria? Forse a chiavedela risposta è nel’ex-ergo che o scrittore stesso riportada Pindaro: …sognod’un’ombra // ’uomo. Il ritorno gli restituisce adolorosa consapevolezza che il tempo passato evoca ricordi e fantasmi, ma …i rapportodi ungo amore con queldolce e vago pËsaggio si rompe “in una sensazionedi ontananza edi estraneitÔ. L’auradi un mondo mitico profuma nela scrittura che è avvincente: una prosadistilata nel’alambiccodi una naturale sensibilità, affinatada una cultura profonda… Non può essere frettoloso né goloso il ettoredi questo romanzo, che è cibo squisito per palati raffinati, capacidi assaporare nel’anima il piacere chederiva…dala ettura. Ma chedico? Anche il ettore goloso può accostarsi a tale prelibatezza, a condizione che assapori entamente, senza voracità. Un titolo appropriato: “Il ritorno” si egge una prima volta nel godimentodeldipanarsidela storia, ma poi, giunti al’ultima parola, si avverte ildesideriodi ritornare su espressioni splendenti, che, come i colori riflessi nele canoniche faccedeldiamante, rendono corrispondenzedi pËsaggi e statid’animo, sensazioni e sentimenti che il ettore fa propri, per quel magico patto che o scrittore ha saputo costruire con ui. Annamaria Amoroso, scrittrice
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il ritorno"
Sinfonia di Martelli. L'antico mestiere del calderaio. Artigiano senza eredi
libro di Carosella Antonio
edizioni Il Pozzo di Micene collana La clessidra
Massimo Bontempelli. Una rivisitazione opportuna
libro di Carosella Antonio
edizioni Carabba collana Varia
-15%
Perché io, perché non tu
libro di Balzerani Barbara
edizioni DeriveApprodi collana Narrativa
-15%
Diva
libro di Goodwin Daisy
edizioni Sonzogno collana Romanzi
-15%
Agosto
libro di Carbone Rocco
edizioni Rubbettino collana Velvet
Il barone rampante
libro di Calvino Italo
edizioni Mondadori collana Oscar moderni
-15%
Buio padre
libro di Vaccari Michele
edizioni Marsilio collana Farfalle
-15%
Maestro Utrecht
libro di Longo Davide
edizioni NN Editore collana La stagione
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il ritorno"
Carosela ci ha mostratodi fatto un vigore chedifficilmente si può annettere ad un puro e semplicediario o ad un autoritratto. Nel’ardua conversionedei ricordi in parole, c’è ’esattezzadel’espressione, a ricercadi un ritmo, ’incanto e a varietàdi esperienze, osservazioni e riflessioni (che hanno e stesse qualitàdela scrittura) che sono vocididentro e che aiutano ad entrare nel suo mondo poetico. Il ibro… costituisce una fotografiadel passato nitida e per nula polverosa. Si puòdire che, piùdela trama, a valere sono il contesto, il brusiodei pensieridel protagonista, il tempo che passa e riduce, assottiglia e annienta e prospettive future. Il ritorno è una narrazione ispirata, nel titolo e nel’atmosfera, a un viaggio (reale e metafisico, nel contempo)… a fascinazionedel uogo così pervasiva e struggente penetra come elementodela natura nel inguaggio e glidà senso, forza e grazia… Lo stile è una miscela saporosa e quasi perfettadi realismo e sentimentalismo …
E’ riduttivodefinire il ibro “storiadi una giovinezzÔ, perché esso può essere accolto come un “classico”, unodi quei ibridestinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni speciedi ettori. Con a sua prosa impida, tesa, vibrante in tutti i particolari, ’autore si ferma su una costelazionedi scene,di personaggi che mantengono nela scrittura ’intatta vivezza, ’emozione sospesa:dala figuradela mamma,dapprima sbozzata con poche, scarne parole, in seguito tratteggiatadala pennadel figlio, raffinato alchimistadegli aggettivi edegli avverbi, qualedonna eminentemente pratica nel gustosissimo episodiodela “ricchezza mobile”,…al pianetadele ragazze e ala Preside… Poiché nel testo anche il pËsaggio presenta chiari segni introspettivi, senzadubbio o si puòdefinire romanzo psicologico,di forte impatto emotivo,dove il passato e il presente si fondono in un racconto efficace, ucido, appassionato, che si conclude con “Ulisse” che approda sul’autostrada con idisingannidela memoria,del’amicizia edela politica, turbato sì, ma rincuorato perché tornadala sua Penelope edai suoi Telemachi… E’ stata una ettura riflessiva, meditata, impegnata, che mi ha arricchita a mente e ’anima.
E’ riduttivodefinire il ibro “storiadi una giovinezzÔ, perché esso può essere accolto come un “classico”, unodi quei ibridestinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni speciedi ettori. Con a sua prosa impida, tesa, vibrante in tutti i particolari, ’autore si ferma su una costelazionedi scene,di personaggi che mantengono nela scrittura ’intatta vivezza, ’emozione sospesa:dala figuradela mamma,dapprima sbozzata con poche, scarne parole, in seguito tratteggiatadala pennadel figlio, raffinato alchimistadegli aggettivi edegli avverbi, qualedonna eminentemente pratica nel gustosissimo episodiodela “ricchezza mobile”,…al pianetadele ragazze e ala Preside… Poiché nel testo anche il pËsaggio presenta chiari segni introspettivi, senzadubbio o si puòdefinire romanzo psicologico,di forte impatto emotivo,dove il passato e il presente si fondono in un racconto efficace, ucido, appassionato, che si conclude con “Ulisse” che approda sul’autostrada con idisingannidela memoria,del’amicizia edela politica, turbato sì, ma rincuorato perché tornadala sua Penelope edai suoi Telemachi… E’ stata una ettura riflessiva, meditata, impegnata, che mi ha arricchita a mente e ’anima. Annadi Capua,docente
Carosela ci ha mostratodi fatto un vigore chedifficilmente si può annettere ad un puro e semplicediario o ad un autoritratto. Nel’ardua conversionedei ricordi in parole, c’è ’esattezzadel’espressione, a ricercadi un ritmo, ’incanto e a varietàdi esperienze, osservazioni e riflessioni (che hanno e stesse qualitàdela scrittura) che sono vocididentro e che aiutano ad entrare nel suo mondo poetico. Il ibro… costituisce una fotografiadel passato nitida e per nula polverosa. Si puòdire che, piùdela trama, a valere sono il contesto, il brusiodei pensieridel protagonista, il tempo che passa e riduce, assottiglia e annienta e prospettive future. Il ritorno è una narrazione ispirata, nel titolo e nel’atmosfera, a un viaggio (reale e metafisico, nel contempo)… a fascinazionedel uogo così pervasiva e struggente penetra come elementodela natura nel inguaggio e glidà senso, forza e grazia… Lo stile è una miscela saporosa e quasi perfettadi realismo e sentimentalismo … GËtano Pagano, poeta
…nel romanzo “Il ritorno” il primo elemento che si evidenzia è a peculiaritàdelo stile. ..una prosa impeccabile, austera e solenne, che fluisce… senza tradirsi mai… Questa continuità stilistica riesce a costruire inguisticamente una particolare atmosfera che attraversa ogni episodio narrato, conferendogli una struggente traccia evocativa, che non viene mai meno, ma che invece va rafforzandosi paginadopo pagina. … fluiscono i ricordi, intrecciati al presente, come per farci sempre tenere in mano idue capidel filodela narrazione, tra e cui estremità si realizza ’intera vitadi Antonio, che è tornato per riappropriarsidegli annidela sua giovinezza ormai ontana, addormentata in mezzo ale valatedi un piccolo e stupendo angolodei montidel’Irpinia. Antonio è partito per questo ritorno con ’animo colmodi gioia, teso a riconquistare e emozioni vissute in un tempo ontano attraverso ’incontro con i uoghi,… ma ala fine, quando si egge ’ultima parola e si gira ’ultima pagina per chiudere il ibro, resta nel ettore ’amarezzadel’impossibilitàdi riappropriarsidel passato, che ormai non esiste più, “Il ritorno” quindi racconta il tentativodi riconquistare e trattenere il passato E’ pregiodel ibro a tenuta emotiva che nondilaga mai nel melodrammatico o nel acrimoso, ma conserva sempre una sua pregevole riservatezza, grazie anche al fluire composto e controlatodela ingua che conferisce anche agli episodi piùdrammatici, addove sarebbe facile perdere ogni serenodistacco emotivo, ’imperturbabile fisionomiadi un bassorilievo. Questa stessa caratteristica inguistica agisce ovviamente anche negli altri momentidela narrazione… Il suo non è un ritorno fatto solodi nostalgiadi un tempo che fu e che non sarà mai più, per rivedere uoghi e pËsaggi carichidi simboli edi ricordi, non è un ritorno reale, concreto, nonostante Antonio ci raccontidi guidare un’auto edi salire sula colinadove si trova il pËsedela sua infanzia, ma è un ritorno spirituale, un ritorno nei punti più nascostidela propria anima,dove ha serbato intatti i palpitidel cuoredela sua giovinezza. Vincenzo Esposito, scrittore
L’autore si è avvicinato con ucidità e con amore al mondodel suo passato. . Nele sue classiche pagine…la commozione sorride e serpeggia senza mai affiorare. Nel racconto impeccabile emergono prima il pËse, a chiesa, a scuola, poi e figuredel padre,dela madre,di frateli e sorele,di ui stesso nela primissima giovinezza; traspare ’orgogliodel’origine umile,da cui fiorirà a vitadi un uomodi cultura. Il mondo, che ha fattoda cula ala vitadi poi, è sempre stato nel cuore e nela coscienzadi ui. Non è solo un idilio, ma un intreccio complesso, e infine un problematico interrogarsi se quel viaggio al pËse natale sia stato un ritorno o undistacco. e pagine finali sono molto bele, con quel oro continuo svariaredal mondo fisico nela sua belezzadominante e immutabile, e il mondo interiore, acerato e oscurodel cuore. Rosalbade Sanctis Ruggiero,docente
Il viaggio è topos ricorrente …edi solito si effettua verso uoghi sconosciuti in cui il protagonista affronta prove che aggiungono conoscenza e formano ala vita. Nel casodi “Il ritorno”di A. Carosela si trattadi un ritorno in uoghi conosciuti,dove il protagonista è nato ed ha vissuto a prima adolescenza e giovinezza; un viaggiodi una sola giornata in cui a memoriadel protagonistadilata il tempo nel recuperodei ricordi e gli consegna il suo passato. Un viaggio a ritroso,dunque, nel quale egli va ala ricercadi un egame tra il suo “essere stato” e il suo presente…La trasfigurazione etteraria… è finzione nel significato atinodel termine, in quanto rappresenta a realtà vissuta. “Il ritorno” è un romanzodi profonda analisi psicologica in cui in un solo giorno matura il raccontodi una vita intensa. .. La vitadi Antonio è stata una vita piena, … “ma era una realtà ormai svanita nel’irrevocabilitàdel passato”. Ed egli sidomanda: quale realtà aveva a sua esistenza aldi fuoridela memoria? Era a vita stessa un sogno che si realizzasse solo quandodiveniva memoria? Forse a chiavedela risposta è nel’ex-ergo che o scrittore stesso riportada Pindaro: …sognod’un’ombra // ’uomo. Il ritorno gli restituisce adolorosa consapevolezza che il tempo passato evoca ricordi e fantasmi, ma …i rapportodi ungo amore con queldolce e vago pËsaggio si rompe “in una sensazionedi ontananza edi estraneitÔ. L’auradi un mondo mitico profuma nela scrittura che è avvincente: una prosadistilata nel’alambiccodi una naturale sensibilità, affinatada una cultura profonda… Non può essere frettoloso né goloso il ettoredi questo romanzo, che è cibo squisito per palati raffinati, capacidi assaporare nel’anima il piacere chederiva…dala ettura. Ma chedico? Anche il ettore goloso può accostarsi a tale prelibatezza, a condizione che assapori entamente, senza voracità. Un titolo appropriato: “Il ritorno” si egge una prima volta nel godimentodeldipanarsidela storia, ma poi, giunti al’ultima parola, si avverte ildesideriodi ritornare su espressioni splendenti, che, come i colori riflessi nele canoniche faccedeldiamante, rendono corrispondenzedi pËsaggi e statid’animo, sensazioni e sentimenti che il ettore fa propri, per quel magico patto che o scrittore ha saputo costruire con ui. Annamaria Amoroso, scrittrice
E’ riduttivodefinire il ibro “storiadi una giovinezzÔ, perché esso può essere accolto come un “classico”, unodi quei ibridestinati a restare, che coinvolgono profondamente ogni speciedi ettori. Con a sua prosa impida, tesa, vibrante in tutti i particolari, ’autore si ferma su una costelazionedi scene,di personaggi che mantengono nela scrittura ’intatta vivezza, ’emozione sospesa:dala figuradela mamma,dapprima sbozzata con poche, scarne parole, in seguito tratteggiatadala pennadel figlio, raffinato alchimistadegli aggettivi edegli avverbi, qualedonna eminentemente pratica nel gustosissimo episodiodela “ricchezza mobile”,…al pianetadele ragazze e ala Preside… Poiché nel testo anche il pËsaggio presenta chiari segni introspettivi, senzadubbio o si puòdefinire romanzo psicologico,di forte impatto emotivo,dove il passato e il presente si fondono in un racconto efficace, ucido, appassionato, che si conclude con “Ulisse” che approda sul’autostrada con idisingannidela memoria,del’amicizia edela politica, turbato sì, ma rincuorato perché tornadala sua Penelope edai suoi Telemachi… E’ stata una ettura riflessiva, meditata, impegnata, che mi ha arricchita a mente e ’anima.
…nel romanzo “Il ritorno” il primo elemento che si evidenzia è a peculiaritàdelo stile. ..una prosa impeccabile, austera e solenne, che fluisce… senza tradirsi mai… Questa continuità stilistica riesce a costruire inguisticamente una particolare atmosfera che attraversa ogni episodio narrato, conferendogli una struggente traccia evocativa, che non viene mai meno, ma che invece va rafforzandosi paginadopo pagina. … fluiscono i ricordi, intrecciati al presente, come per farci sempre tenere in mano idue capidel filodela narrazione, tra e cui estremità si realizza ’intera vitadi Antonio, che è tornato per riappropriarsidegli annidela sua giovinezza ormai ontana, addormentata in mezzo ale valatedi un piccolo e stupendo angolodei montidel’Irpinia. Antonio è partito per questo ritorno con ’animo colmodi gioia, teso a riconquistare e emozioni vissute in un tempo ontano attraverso ’incontro con i uoghi,… ma ala fine, quando si egge ’ultima parola e si gira ’ultima pagina per chiudere il ibro, resta nel ettore ’amarezzadel’impossibilitàdi riappropriarsidel passato, che ormai non esiste più, “Il ritorno” quindi racconta il tentativodi riconquistare e trattenere il passato E’ pregiodel ibro a tenuta emotiva che nondilaga mai nel melodrammatico o nel acrimoso, ma conserva sempre una sua pregevole riservatezza, grazie anche al fluire composto e controlatodela ingua che conferisce anche agli episodi piùdrammatici, addove sarebbe facile perdere ogni serenodistacco emotivo, ’imperturbabile fisionomiadi un bassorilievo. Questa stessa caratteristica inguistica agisce ovviamente anche negli altri momentidela narrazione… Il suo non è un ritorno fatto solodi nostalgiadi un tempo che fu e che non sarà mai più, per rivedere uoghi e pËsaggi carichidi simboli edi ricordi, non è un ritorno reale, concreto, nonostante Antonio ci raccontidi guidare un’auto edi salire sula colinadove si trova il pËsedela sua infanzia, ma è un ritorno spirituale, un ritorno nei punti più nascostidela propria anima,dove ha serbato intatti i palpitidel cuoredela sua giovinezza.
Il romanzo IL RITORNO ilumina,di Carosela, a capacitàdi riconoscere, penetrare, accogliere e riprodurre o spiritodi una realtà, che non è solo il uogo privilegiatodele memorie edele emozioni antiche bensì anche quela essenza nuova che è epifaniadi musica,di simboli,di immagini,di poesia: pËsaggiodel’anima edel’amore. E qui si stagliano… certe ariose aperture pËsaggistichedi cieli edi coline mediterranei, pienidi uci mattinali, magiche e attonite nela cristalina trasparenzadele nubi edele rocce; nel’estatica vertiginedei verdi smeraldini edele ocre rigogliose e placide, nel’Ëreo silenziodegli abeti edei castagni: un pËsaggio nel quale il raccontodegli elementi naturalisticidiviene forma e personaggio esso stesso, configurazione affabulatoria, sentimento ed elegiadel’infanzia. Caroseladisegna i suoi personaggi con a scrittura minuta ed esattadi un orafo: cesela volti e voci, scarnificatidal tempo, ridestatidala memoria e assunti a immagini e metaforedel sentimento. E in essi fa pulsare a vita con e sue passioni edolori. Attraverso ’immersione nel’inner world e tempestedela vita si placano nel’insuperato vigore e splendored’una visionarietà intessutadi verità edi astrattezza,di esperienza edi inteligenza poetica e che si viene sviluppando ala ucedel rigore stilistico edel’ordine timbricodela parola. Una prosa analogica e contemplativa,del passato edel presente: che tende sempre a un imitedi purezza,di chiarezza espressiva, anche nela complessitàdi situazioni che esigono forte concentrazione essicale, capacitàdi trasfigurazione irica e musicale, piena e totale compenetrazionedel’idea edela cosa in sé,del’evento edela sua immagine. Un’altra particolaritàdi questa scrittura è a quasi totale assenzadi enocinii stilistici,di ricercatezze essicali,di coupsde foudre ad effetto straripante: una prosadi cose, persone e case, monti e cieli assolati, strade e coline … L’aquilone è volato alto tra e nubi: il filo si è spezzato al imitaredel crepuscolo. … a chiusa iricadel racconto…Antonio si chiede se “la vita…si risolve solo nela memoriÔ o è, essa stessa, “solo memoriÔ…ma, se anche e memorie si estinguono, il cuore indomabile continua a sognare e a cantare …una terra più vera, più bela, più uminosadi poesia edi verità.