Il cinema secondo me - 9788869332692

Il cinema secondo me: Questo libro raccoglie i pensieri, gli interventi, i ricordi, le idee, le riflessioni, gli amori e le battaglie di Fabio Carpi, autore di cinema e letteratura, tra i più raffinati e meno celebrati del secondo Novecento. In queste pagine le motivazioni e le necessità della sua poetica convivono e dialogano con le sue posizioni (spesso non omologate ai tempi) sul cinema degli altri, attraversando molteplici possibilità combinatorie e percorsi sempre sorprendenti. Cinema e letteratura. Cinema e psicoanalisi. Un'approfondita disquisizione sul ruolo della sceneggiatura. Una riflessione su cosa è e cosa può essere un'autobiografia, e ancora il cinema politico e l'impatto dei film sugli spettatori di ogni epoca, il ruolo e le possibilità espressive della musica, il lavoro con gli attori, una lettura tagliente degli anni del neorealismo italiano, Michelangelo Antonioni come autore totale di un cinema complesso come può esserlo la letteratura, le solitudini e le disfatte di artisti che hanno tentato di compiere delle opere grandiose e totalizzanti (Stroheim, Ejzenstejn, ma anche Artaud, Faulkner, Musil e Proust) fino alla questione del realismo nel cinema attraverso l'attenta analisi di Ritorno alla realtà fisica" di Sigfried Krakauer. Tanti i film che passano in rassegna (da "Vampyr" di Dreyer a "La grande illusione" di Renoir fino a "Il Silenzio" di Bergman) come tante le traiettorie che vengono tracciate." (Lorenzo Letizia). Con uno scritto di Tullio Kezich.
This book collects the thoughts, actions, memories, ideas, reflections, loves and battles by Fabio Carpi, author of cinema and literature, of the most refined and less celebrated in the late twentieth century. In these pages the motivations and needs of his poetry co-exist and interact with his positions (often not approved at the time) on the other, crossing many Combinatorial possibilities and always surprising paths. Cinema and literature. Cinema and psychoanalysis. Extensive disquisition on the role of the screenplay. A reflection on what is and what may be an autobiography, and yet the political cinema and impact of film on viewers of all ages, the role and the expressive possibilities of music, working with the actors, a sharp reading of the years of Italian neorealism, Michelangelo Antonioni as author of a cinema complex as can be literature, loneliness and routs of artists who have attempted to make works great and all-encompassing (Stroheim , Eisenstein, but Artaud, Faulkner and Proust, Musil) until the question of realism in cinema through the careful analysis of return to physical reality "of Sigfried Krakauer. So many movies i browse (from "Vampyr" from Dreyer to Renoir's "La grande illusion" up to "Silence" by Bergman) as many trajectories are plotted. " (Shirley Lam). With an essay by Tullio Kezich.