Ripensare l'Europa dalle fondamenta - 9788857523828

Ripensare l'Europa dalle fondamenta: Il libro raccoglie gli atti di un Convegno che si è tenuto il 30 novembre 2013 a Sesto San Giovanni (MI). Promotore il CESPI con il patrocinio del Comune di Sesto San Giovanni e la collaborazione della Cooperativa UniAbita. Focus del Convegno è stato quello di mettere in evidenza come la crisi europea abbia cambiato l'assetto dei poteri, modificato l'equilibrio instabile dei rapporti tra gli Stati, e tra il livello nazionale e quello europeo. Le idee pacifiste, federaliste e democratiche, che avevano ispirato il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, hanno lasciato il campo alle ipotesi neo-funzionaliste dei burocrati di Bruxelles, le cui decisioni sull'economia non lasciano spazio ai processi democratici. Ma senza democrazia non c'è Europa. Non si uscirà dalla crisi se l'Europa non si decide a "varcare il passo" verso l'integrazione politica, che permetterebbe sia di difenderne la moneta sia di affrontare le politiche di riduzione delle ineguaglianze al proprio interno che è uno dei motivi per cui ha senso che esista l'Europa. Un'Europa politicamente unificata è possibile a condizione d'una democrazia sostanziale. L'individuazione di nuove rotte per l'Europa, a superamento della ricetta di "austerity e rigore finanziario" che, di fatto, ha prodotto recessione e disagio sociale, è l'unico modo per combattere, tra l'altro, populismi e nazionalismi in forte crescita.
The book contains the proceedings of a conference held on November 30, 2013 in Sesto San Giovanni (MI). Promoter the TUFTS under the patronage of the municipality of Sesto San Giovanni and the collaboration of the cooperative UniAbita. Focus of the Conference was to highlight how the European crisis has changed the structure of powers, amended the unstable equilibrium of relations between States, and between the national and European levels. Pacifist, federalist and democratic ideas that had inspired the Ventotene Manifesto by Altiero Spinelli, they left the field at neo-functionalist assumption of Brussels bureaucrats whose decisions on the economy does not give way to democratic processes. But without democracy there is no Europe. You will exit the crisis unless Europe decides to "cross the step" towards political integration, which would make it possible both to defend its currency is to address the policies reducing inequality within itself which is one of the reasons why it makes sense that Europe exists. A Europe unified politically is possible provided a substantive democracy. The identification of new routes to Europe, overcoming the recipe of "austerity and budgetary rigour" which, in fact, produced a recession and social unrest, is the only way to combat, inter alia, populism and nationalism in strong growth.