L'indovino Poliido. Eschilo «Le cretesi», Sofocle «Manteis», Euripide «Poliido» - 9788863726688

L'indovino Poliido. Eschilo «Le cretesi», Sofocle «Manteis», Euripide «Poliido»: Un fanciullo, Glauco, figlio di Minosse, annegato in una giara di miele; un indovino errante, Poliido di Corinto, che risolve un enigma relativo ad un bovino multicolore e riporta in vita il defunto; un'erba miracolosa ed una coppia di serpi: quesi i protagonisti della singolare vicenda mitica soggetto di tre tragedie greche di età classica di cui sopravvivono solo frammenti, Le Cretesi di Eschilo, i Manteis di Sofocle ed il Poliido di Euripide. Il volume contiene il primo studio specifico dei disiecta membra di questi tre drammi: i frammenti superstiti ed i loro contesti sono presentati in un testo critico autonomamente stabilito ed accompagnati da traduzione italiana, commento esegetico ed ampie introduzioni. Completano il volume uno studio generale sulla figura di Poliido nella letteratura antica e nelle arti figurative e due appendici, dedicate rispettivamente ai frammenti di incerta attribuzione e ad un episodio di ripresa moderna del mito dell'indovino corinzio.
A child, Glauco, Minosse's son, drowned in a jar of honey; a wandering fortune teller, Poliido of Corinth, which solves a riddle on a multicolored cow and revives the deceased; a miraculous grass and a couple of snakes: the protagonists of these unusual story legendary subject of three Greek tragedies of classical age of which only fragments survive, The Cretans of Aeschylus, Sophocles and the Manteis Poliido by Euripides. The volume contains the first study of these three limbs disiecta dramas: the surviving fragments and their contexts are presented in a critical text independently established and accompanied by an Italian translation, Exegetical Commentary and introductions. The book also a general study on the figure of Poliido in ancient literature and the Visual Arts and two appendices, devoted respectively to the fragments of uncertain attribution and an episode of modern myth of recovery I guess Corinthian.