Partigiani a tavola. Storie di cibo resistente e ricette di libertà - 9788868740948

Partigiani a tavola. Storie di cibo resistente e ricette di libertà: Dai 380 chili di pasta al burro offerti dai fratelli Cervi a tutto il paese di Campegine per festeggiare la caduta del regime, passando per le lasagne della ricostruzione gustate da Teresa Noce di ritorno dai campi della morte, fino ai 35.000 bambini nutriti dalle donne emiliane nel duro inverno del '45: questa è l'inusuale prospettiva che adotteremo per parlare di Resistenza attraverso il cibo. L'Agnese della Vigano, il partigiano Johnny di Fenoglio, Pin di Calvino, Enne2 di Vittorini, i "piccoli maestri" di Meneghello e tanti altri personaggi della letteratura ci accompagneranno in una narrazione del tutto inedita, fatta di pasti consumati in fretta, di fame di libertà, del bisogno spasmodico di nutrirsi e delle tante, troppe difficoltà nell'organizzare l'approvvigionamento quotidiano delle risorse. Rispondendo all'interesse crescente che suscita il tema dell'alimentazione, abbiamo voluto metterlo al centro di una lettura obliqua della guerra di Liberazione, per recuperare il valore intimamente politico del partecipare alla stessa tavola e per riscoprire che, in fondo, l'etimo della parola "compagno" deriva dal più solidale dei gesti umani: condividere il pane.
From 380 pounds of buttered pasta offered by fratelli Cervi in the whole country of Campegine to celebrate the fall of the regime, passing for lasagne taste reconstruction from Teresa of Walnut return from the fields of death, up to 35,000 children fed by women of Emilia in the harsh winter of ' 45: this is the unusual prospect that we adopt to speak of resistance through food. The Agnes of Vigano, il partigiano Johnny by Fenoglio, Calvin Pin, Enne2 of Vittorini, the "little masters" of Mahmood and many other characters in the literature accompany us in a completely unprecedented, made up of meals in a hurry, hungry for freedom, the need to feed and spasmodic so many difficulties in arranging the daily supply of resources. In response to the growing interest that gives rise to the topic of nutrition, we wanted to put him at the center of a skewed reading of the war of liberation, to retrieve the value of the politician intimately participate at the same table and discover that the etymology of the word "Comrade" is derived from the more supportive of human gestures: share the bread.