Perle, pirati e sognatori. Dall'aiuto allo sviluppo a una nuova cooperazione internazionale - 9788891742735

Perle, pirati e sognatori. Dall'aiuto allo sviluppo a una nuova cooperazione internazionale: Questo libro è per chi ama la cooperazione e vorrebbe che servisse davvero a rendere lo sviluppo molto migliore di com'è oggi. Per farlo, dovrebbe superare i vecchi schemi dell'aiuto, che non hanno dato i risultati sperati, e andare verso i cambiamenti epocali indicati dall'Agenda ONU verso il 2030. Ma come tradurre finalmente in azioni efficaci l'immenso patrimonio della solidarietà che oggi è disperso in migliaia di progetti frammentari? Come realizzare, nel mondo globalizzato, una nuova cooperazione internazionale adeguata ai tempi? In questo libro, dopo una riflessione critica sulle vecchie forme di aiuto, si cerca d'imparare dalle bellissime esperienze che, nonostante tutto, sono realizzate in tanti paesi. Si espongono gli argomenti in favore di un movimento per la riforma della cooperazione internazionale che abbia come protagoniste le collettività locali del Sud e del Nord, e come suo asse portante i nuovi metodi dell'approccio territoriale allo sviluppo. S'ipotizza che la cooperazione possa finalmente diventare un laboratorio del cambiamento, come probabilmente avrebbe dovuto fare da tempo. Ma un libro non può dire tutto. La sua utilità è di aiutare a vedere ciò che non funziona, a capire perché, a stimolare la discussione e a immaginare una realtà che oggi sembra solo un sogno.
This book is for those who love really needed cooperation and would like to make development much better than it is today. To do so, should overcome the old patterns of aid, which have not yielded the desired results, and go to the epochal changes indicated by the UN Agenda towards 2030. But how to translate eventually into effective action the immense heritage of solidarity which today is scattered in thousands of fragmented projects? How to realize, in a globalized world, a new international cooperation appropriate to the times? In this book, after a critical reflection on older forms of help, you try to learn from the wonderful experiences that, despite everything, are made in many countries. You expose the arguments in favor of a reform movement of international cooperation that has as protagonists the local authorities of the South and the North, and as its cornerstone the new methods of a territorial approach to development. He speculates that cooperation can finally become a laboratory for change, as they probably should have done long ago. But a book can't tell everything. Its usefulness is to help you see what is not working, understand why, to stimulate discussion and to imagine a reality that today seems to be just a dream.