L'enigma Gesù - 9788864112442

L'enigma Gesù: "Gesù è l'archetipo dello sconosciuto. Appare dal nulla, avvolto nel mistero, e subito scompare. Mentre gli altri lo vedono carico di un carisma abbagliante e spaventoso, egli fatica lungo il sentiero della vita. È l'eroe esistenziale: solitario, sradicato dalla sua famiglia e dalla sua dimora, irrequieto, sempre in marcia". Già nella prima pagina, questo ritratto sorprende il lettore che si avventura in un saggio capace di scardinare ogni immagine canonica e consolidata di Gesù e che alla sua uscita non ha mancato di suscitare polemiche in Australia, la terra d'origine del sociologo Carroll. Rileggendo il vangelo di Marco, di cui propone un'originale traduzione dal greco, l'autore torna alla prima fonte di ogni nostra conoscenza di Gesù, l'uomo che ha plasmato la civiltà occidentale, nella convinzione che "le chiese cristiane hanno collettivamente fallito il loro compito fondamentale, ovvero continuare a raccontare la loro storia fondativa in un modo che sappia parlare alla loro epoca". Il figlio di Dio riscoperto da Carroll, ben lontano da quello benevolo, mite e mansueto trasmesso nell'insegnamento religioso classico, è un feroce nemico di ogni chiesa e non è per nulla preoccupato dal peccato in senso tradizionale. Soprattutto, è un Gesù "esistenziale": spogliato di ogni attributo identitario, è il primo a porre all'umanità l'abissale domanda sul senso dell'esserci, una domanda che riecheggia con vibrante urgenza nelle pagine del libro.
"Jesus is the archetype of the unknown. Appears out of nowhere, shrouded in mystery, and immediately disappears. While others see a dazzling charisma and scary, he struggled along the path of life. And the existential hero: lonely, uprooted from his family and from his dwelling, restless, always running ". Already on the first page, this portrait is surprising the reader who ventures into a wise able to unhinge any image vicarage and consolidated by Jesus and that its release did not fail to arouse controversy in Australia, the native land of the sociologist Carroll. Rereading the Gospel of mark, which proposes an original translation from Greek, the author returns to the first source of all our knowledge of Jesus, the man who shaped Western civilization, in the belief that "the Christian churches have collectively failed their fundamental task ??? continue to tell their story in a way that can speak to their founding era". The son of God rediscovered by Carroll, a far cry from the benevolent, mild and meek sent into religious teaching classic, is a fierce enemy of every church and not at all worried by sin in the traditional sense. Above all, it is a Jesus "existential": stripped of all identity attribute, is the first to bring to humanity the unfathomable question the sense of being there, a question that echoes with vibrant urgency in the pages of the book.