Antropologia dell'acqua. Riflessioni sulla natura liquida del linguaggio - 9788860364814

Antropologia dell'acqua. Riflessioni sulla natura liquida del linguaggio: "La voce più originale della letteratura in lingua inglese oggi", così Michael Ondaatje - l'autore del Paziente inglese - ha definito Anne Carson. A scorrere le pagine di questo piccolo capolavoro della celebratissima autrice canadese, non si fa certo fatica a comprendere le ragioni di una simile ammirazione: Anne Carson rompe qualsiasi schema e ha il dono raro di risvegliare nei suoi lettori energie emozionali e intellettuali assolutamente nuove. La lettura di questi testi non potrà che affascinare chi non crede nei "generi". Antropologia dell'acqua è infatti felicemente inclassificabile: possiede il ritmo della poesia e la concretezza della prosa, la logica della matematica e il respiro del pensiero. Saggi, diari, appunti di viaggio, racconti: i diversi materiali che compongono il volume sono in primo luogo una riflessione sulla natura liquida del linguaggio, sul suo stagnare, scorrere, dissolversi. Le pagine sono mappe su cui seguire la relazione tra le creature e l'acqua, tra l'amore e l'acqua, tra la morte e l'acqua. È un libro di viaggio che spalanca la descrizione per riflettere davvero sull'enigma del visibile, è una coraggiosa meditazione sul dissolvimento dei nostri legami e sulla nostra impotenza a trattenere chi amiamo, proprio come è impossibile trattenere l'acqua tra le dita. Un libro filosofico e poetico, tessuto, ma non appesantito, di citazioni, fitto di microracconti, a volte conclusi altre volte no, come accade del resto nella vita.
"The most original voice of literature in the English language today," so Michael Ondaatje-the English Patient-defined author Anne Carson. To scroll through the pages of this little masterpiece of celebratissima Canadian author, there is some effort to understand the reasons for such admiration: Anne Carson breaks any scheme and has the rare gift of awakening in his emotional energies and intellectual readers absolutely new. The reading of these texts will fascinate anyone who does not believe in "genres". Anthropology of water is in fact happily unclassifiable: has the rhythm of poetry and the concreteness of prose, the logic of mathematics and breath thoughts. Essays, diaries, travel notes, stories: the different materials that make up the volume are primarily a reflection on liquid nature of language, on his Tin, slide, fade. The pages are maps on which follow the relationship between the creatures and the water, between love and water, between death and the water. And a travel book that opens the description to really reflect on the enigma of the visible, is a courageous meditation on the dissolution of our ties and our powerlessness to hold those we love, just like you cannot retain water between your fingers. A philosophical and poetic, fabric, but not burdened, busy quotes, sometimes not, sometimes gets involved and concluded, as is moreover in life.