Carte semiotiche. La sintassi del visibile. Pratiche, estetiche e retoriche (2017) - 9788898811373

Carte semiotiche. La sintassi del visibile. Pratiche, estetiche e retoriche (2017): Accostare, confrontare, mettere in relazione: dispositivo capace di costruire nessi tra concetti, immagini e narrazioni per istruire percorsi interpretativi e cognitivi, il montaggio dischiude una serie di problematiche storico-teoriche che sollecitano a più livelli la ricerca semiotica e la teoria dell'immagine. La produttività di tale concetto è testimoniata dagli studi estetici, storici e antropologici che, fin dal secolo scorso, vi individuano un principio di comprensione delle trasformazioni culturali piuttosto che circoscriverne l'applicazione a un ambito d'analisi specifico. Ad esempio, Walter Benjamin nei Passagen-Werk indica la prima forma fenomenica del principio del montaggio in architettura, e Aby Warburg, come mostra il celebre Bilderatlas Mnemosyne, vi individua uno strumento efficace nella procedura di scoperta delle scienze umane e di analisi delle immagini. Il recente interesse suscitato negli studi semiotici, estetici e mediologici dai concetti di rimediazione prima e intermedialità poi ha riportato al centro del dibattito scientifico il montaggio come principio empirico e teorico di primaria importanza, estendendone il raggio d'azione e di validità pressoché a qualsiasi aspetto della vita socio-culturale umana. Il volume pone in dialogo distinte prospettiche teoriche (semiotica, estetica, storia e teoria dell'arte, media e visual studies) al fine di indagare le pratiche, le estetiche e le retoriche del montaggio in ambiti diversi - cinema, arti figurative, fotografia, letteratura - e mostrare la produttività di un concetto che è insieme principio comparat
Approaching, comparing, relating: a device capable of building links between concepts, images and narratives to instruct interpretive and cognitive paths, the editing opens up a series of historical-theoretical issues that call for more semiotic research and image theory. The productivity of this concept is evidenced by aesthetic, historical and anthropological studies that, since the last century, identify a principle of understanding cultural transformations rather than narrowing their application to an area of analysis Specific. For example, Walter Benjamin in Passagen-Werk points to the first phenomenal form of the principle of assembly in architecture, and Aby Warburg, as the famous Bilderatlas Mnemosyne shows, identifies an effective tool in the process of discovering science analysis of images. The recent interest in semiotic, aesthetic and medium-term studies by the concepts of first and intermediate remediation has brought the assembly as an empirical and theoretical principle of primary importance back to the centre of the scientific debate, extending its the scope of action and validity to almost every aspect of human socio-cultural life. The book puts in dialogue distinct theoretical perspectives (semiotics, aesthetics, history and art theory, media and visual studies) in order to investigate the practices, aesthetics and the retoria of editing in different fields - cinema, figurative arts, photography, literature -- and show the productivity of a concept that is together comparative principle