Non è vero, Nora? ed altri racconti - 9788891167484

Non è vero, Nora? ed altri racconti: La raccolta di racconti di Giovanni Carullo "Non è vero, Nora?" è come una parete di una sala museale, una galleria pittorica che raccoglie in rapida sequenza ritratti di donne, diverse ma accomunate dal pressante interrogativo sul come accettare ed interpretare il ruolo assegnato loro dalla vita. L'autore si sofferma in ciascun racconto su dettagli, ricordi, traumi, silenzi, esperienze che hanno costruito l'identità delle protagoniste, in molti casi usando i tempi della seconda persona singolare, come in un dialogo carico di domande serrate che rimane, tuttavia, dall'inizio alla fine del racconto, senza risposte. Ci sembra di vederle di fronte a noi le donne descritte dall'autore, ferme dietro ad un vetro mentre un temporale spazza le strade e l'aria di fine estate, sedute nei pressi di un binario a ripassare, a memoria, tutti gli orari dei treni. Ancora le vediamo aggrappate ad un cancello di un istituto per minori disabili, oppure in procinto di un volo liberatorio oltre le ringhiere. Donne vittime di una paternità misconosciuta, di un'anomalia ormonale, di inspiegabili attacchi di panico, di sentenze ingiuste, di violenze infantili più traumatiche di un bombardamento aereo. Personaggi che trascinano il peso della vita come Angela di Crocifissi trascina i suoi scarponi senza lacci e le sue buste di plastica, ma non chiedono mai indulgenza o compassione...
The collection of short stories by Cansino "isn't it, Nora?" it's like a Museum, a gallery room wall painting that collects in quick succession portraits of women, different but United by the pressing question of how to accept and interpret the role assigned to them by life. The author focuses on each story on details, memories, trauma, silence, experiences that have built the identity of the protagonists, in many cases using the second person singular, as in a dialogue-laden questions lockouts that remains, however, from the beginning to the end of the story, with no answers. We seem to see them in front of us women described by author, subject and sit behind a glass while a storm sweeps the streets and the air of late summer, sitting near a rail pass, from memory, all the train times. Yet we see them clinging to a gate to an institution for disabled children, or about to a liberating flight over the railings. Women who are victims of an unrecognized paternity, a hormonal abnormality, inexplicable panic attacks, unfair judgments, violence most traumatic childhood of an airstrike. Characters that draw the burdens of life as Angela of crucifixes drags his boots without laces and plastic bags, but never ask leniency or compassion.