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Per un teatro pop. La lingua di Babilonia Teatri - 9788872183656
di Stefano Casi edito da Titivillus, 2013
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Per un teatro pop. La lingua di Babilonia Teatri
- Autore: Stefano Casi
- Editore: Titivillus
- Collana: Altre visioni , Nr. 113
- Data di Pubblicazione: 2013
- Genere: ARTI RICREATIVE. SPETTACOLO. SPORT
- Pagine: 200
- Dimensioni mm: 205 x 0 x 0
- ISBN-10: 8872183650
- ISBN-13: 9788872183656
Per un teatro pop. La lingua di Babilonia Teatri: Si sono definiti pop, rock, punk, ma il loro nome dice già tutto: Babilonia Teatri. Hanno vinto il Premio Scenario, il Premio Ubu, il Premio Hystrio, il Premio Franco Enriquez: tutto in pochissimi anni di vita, da quando nel 2007 Enrico Castellani e Valeria Raimondi hanno dato vita alla compagnia. Babilonia Teatri ha saputo marcare questi anni con un'originalità rara nelle giovani formazioni artistiche, inventando letteralmente una nuova lingua teatrale. Con un marchio inconfondibile: l'hanno definito rap, litania, coro, un teatro dove il testo dilaga beffardo e musicale in tirate declamate in modo cadenzato da performer raggelati in una frontalità implacabile. Con il loro spettacolo-rivelazione made in italy hanno raccontato l'italietta avida e razzista dei nostri anni, dalla prospettiva della provincia veneta, fucina di nuove esperienze che stanno riscrivendo la geografia teatrale contemporanea. Lo hanno fatto reinventando lo spazio, la drammaturgia, la recitazione, l'attore e perfino il tecnico, rigorosamente a vista.
Have defined pop, rock, punk, but their name says it all: Babylon theaters. Won the prize Ubu Prize Hystrio Scenario, the Premio Franco Enriquez: everything in just a few years of life, since in 2007 Enrico Castellani and Valeria Raimondi gave birth to the company. Babilonia Teatri knew how to mark these years with an originality rare in young artistic formations, inventing a new theatrical language literally. With an unmistakable: they defined rap, litany, chorus, a theater where the text is spreading musical mocking and pull declaimed so chilled in a relentless frontality clocked by performer. With their show-revelation made in italy told the greedy and racist Italy of our years, from the perspective of the Venetian province, forge new experiences they are rewriting the contemporary theatrical geography.
They did so by reinventing the space, the dramaturgy, the acting, the actor and even the strictly technical.
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