Eugenetica senza tabù. Usi e abusi di un concetto - 9788806203467

Eugenetica senza tabù. Usi e abusi di un concetto: Nel dibattito pubblico italiano l'apparato simbolico del discorso ostile alla genetica e alla biomedicina contemporanee si fonda sull'impiego polemico di accezioni fortemente negative della parola "eugenetica". Si tratti di diagnosi prenatale, fecondazione assistita o terapia genica, è sempre questa parola-tabù a comparire. E ad accompagnarla è, il più delle volte, il riferimento a uno specifico contesto storico: il nazismo. In tale discorso stigmatizzante l'eugenetica viene presentata come una forma di "pseudoscienza reazionaria, razzista e antisemita", fonte di violenza e discriminazioni. Ma spesso una reale definizione è del tutto assente. In forte contrasto con tale banalizzazione, negli ultimi trent'anni la storiografia ha definito un quadro sempre più complesso dell'eugenetica nel Novecento. Alla luce di questi sviluppi il libro ragiona sull'uso pubblico del concetto di "eugenetica", per decostruire le ambiguità semantiche, spesso strumentali, legate all'adozione del termine nel dibattito politico-culturale italiano.
In Italian public debate the symbolic apparatus of hostile speech to genetics and to the contemporary Biomedicine is based on the polemical use of strongly negative meanings of the word "eugenics". In the case of prenatal diagnosis, artificial insemination or gene therapy, it's always this taboo word to appear. And to accompany it is, more often than not, the reference to a specific historical context: Nazism. In this speech is eugenics stigmatising presented as a form of "reactionary, racist pseudoscience and anti-Semite", source of violence and discrimination. But often the real definition is entirely absent. In sharp contrast with the trivialization, in recent decades the historiography has defined an increasingly complex framework of eugenics in the twentieth century. In light of these developments the book thinks about public use of the concept of "eugenics", to deconstruct the semantic ambiguity, often instrumental, related to the adoption of the term in Italian political-cultural debate.