L'esperienza del male. Guerra, tortura, genocidio, terrorismo alla sbarra. Conversazione con Giorgio Acquaviva - 9788815233097

L'esperienza del male. Guerra, tortura, genocidio, terrorismo alla sbarra. Conversazione con Giorgio Acquaviva: I trattati internazionali non riescono più a frenare i crimini di guerra perché i conflitti attuali sono scontri spietati tra belligeranti diseguali che fanno regredire alla barbarie più feroce. Dilagano forme di privatizzazione della guerra (i "famosi" contractors) che si sottraggono a qualsiasi tipo di legge. I diritti umani, poi, sono usati spesso come pretesti per attaccare l'avversario. È talmente antiretorica questa conversazione di Antonio Cassese da mettere a nudo la debolezza del diritto proprio in chi si è speso e si spende tuttora, rischiando in proprio, per affermarlo. Ma in questo paesaggio umano dolente, dove si scandagliano i fondali della nostra convivenza civile, emerge con forza il ruolo decisivo dell'opinione pubblica internazionale: quella che Cassese intende qui risvegliare raccontandoci, con la memoria degli occhi ma anche con la generosità del cuore, gli incontri e gli scontri della sua vita di judge internazionale.
International treaties are no longer able to restrain the war crimes because current conflicts are ruthless clashes between unequal combatants that are regressing to barbarism fiercer. Ramp forms of privatization of war (the "famous" contractors) who escape to any kind of law. Human rights, then, are often used as pretexts for attacking the opponent. And so anti-rhetorical this conversation by Antonio Cassese to lay bare the weakness of its own right in those who have spent and will spend this day, risking themselves, to affirm it. But this human landscape, where sound backdrops of our civil society, emerges the decisive role of international opinion: what Carey meant here awaken waterhole, with the memory of the eyes but also through the generosity of heart, encounters and collisions of her life to judge internationally.