C'è modo e modo di sparire. Poesie 1945-2007 - 9788845928239

C'è modo e modo di sparire. Poesie 1945-2007: Ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte Brancusi e Tzara, Ionesco, Eliade e Cioran, e come loro inevitabilmente esule, Nina Cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. Nel 1985, già titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli Stati Uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del Paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. Qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. E la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l'esilio, nonché la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, né rivali, nell'odierno panorama poetico internazionale. Si avvertono, nella voce della Cassian, echi ravvicinati di tutta la più nobile stagione del Novecento: da Mandel'stam a Cvetaeva, da Apollinaire a Brecht a Celan, e si potrebbe risalire fino a Emily Dickinson, "sublime sorella", o anche più indietro, all'amoroso "furor" saffico.
The last figure emblematic of a now classic modernist tradition, heir and witness of that fecund Romanian environment including Brancusi and Tzara, Ionesco, Eliade and Cioran, and like them inevitably an exile, Nina Cassian has gone a way artistic and human singular as his person. In 1985, already have a long and successful career (with some snatch to the bite of the regime), during a stay in the United States ends up in the crosshairs of the police, who discovered some of his caustic lyrics to say against politics and politicians of the country: he decides not to return to his homeland and asks for political asylum. Here, sustained and translated by various American poets, is reborn to new life. And choice, the revived a translation, sometimes the actual recreation of Romanian poems before the exile, and the preparation of new compositions-in Romanian first, and after a few years in English-, will feed into a body that has no hits, nor rivals, in today's international poetic landscape. There are, in the voice of Cassian, echoes of all the noblest season of the 20th century: from mandelshtam to Tsvetaeva, from Apollinaire to Brecht to Celan, and you could go back to Emily Dickinson, sublime "sister", or even further back, to the amoroso "furor" sapphic.