Timore e tremore. I significati del timore di Dio nel libro di Giobbe - 9788810410400

Timore e tremore. I significati del timore di Dio nel libro di Giobbe: Il libro rilegge l'intera storia di Giobbe alla luce del timore di Dio. Il testo biblico, infatti, presenta un lessico della paura e del terrore particolarmente sviluppato e si avvale di quasi tutte le radici dei verba timendi dell'ebraico biblico. Timorato di Dio, Giobbe esprime rispetto reverenziale, amore e terrore. Il testo gioca sull'ambiguità semantica del verbo «temere» per creare un cortocircuito nell'idea tradizionale del timore del Signore, secondo cui chi lo teme vive felicemente, mentre gli empi sono afflitti da prove e dolori. Gli amici del protagonista rappresentano bene la sapienza tradizionale, ancorata in modo intransigente alla giustizia retributiva. L'opera non intende annullare tale giustizia - in tal senso l'epilogo è molto eloquente - ma certamente contrasta il bieco meccanicismo con cui gli amici la concepiscono.
The book Rreads the whole history of job in the light of the fear of God. The biblical text, in fact, presents a lexicon of fear and particularly developed terror and makes use of almost all the roots of the Hebrew verba Timendi. Fearing God, Job expresses reverential respect, love and terror. The text plays on the semantic ambiguity of the verb "fear" to create a short-circuit in the traditional idea of the Lord's fear, according to which those who fear it live happily, while the wicked are afflicted with trials and pains. The Friends of the protagonist represent well the traditional wisdom, anchored in an intransigent way to the retributive justice. The work does not intend to undo this justice-in this sense the epilogue is very eloquent-but it certainly contrasts the sinister mechanicism with which friends conceive it.