Discorsi inutili - 9788897132233

Discorsi inutili: "E non ci sembra forse di vederlo, chi l'ha visto e lo conosce, Tonino Catalano con la faccia da profeta della subway? Non ci sembra di sentirlo parlottare con gli occhi visionari nell'atrio di un condominio degradato? In altre parole: a teatro. Io l'ho veduto in scena tante volte, e ora lo vedo: è lì. Non è mai stato altrove, è sempre lì. E cosa dice, da lì? Discorsi inutili. Si sono fatti col tempo così inutili che son diventati ormai il chiacchiericcio del mondo. (...) Da qualche anno porgo la coda dell'orecchio a questo parlottare incessante, che nei pochi sprazzi elusivi in cui ci giunge suona come una fioca, primigenia, commovente canzone dell'uomo. (...) La salmodia umana ubiqua e frattale di innumerevoli romanzi e canti, film e racconti, sogni e ricordi, chiacchiere ai bar (...). Ma le parole povere e inutili borbottate dai profeti della subway non sono frastuono. Per paradosso, sono il chiacchiericcio santo che difende il silenzio. Di più: che lo genera. (...) Così i discorsi inutili e tonti si oppongono ai discorsi intelligenti e prepotenti e li elidono. E noi, nel silenzio sommatorio, forse potremo sentire il fruscio del mondo. (Dall'introduzione di Bruno Tognolini)
"And do we not seem to see it, who has seen it and knows it, Tonino Catalano with the prophet face of the subway? Don't we feel like we're talking visionaryly in the lobby of a degraded apartment building? In other words: at the theatre. I've seen him on stage so many times, and now I see him: he's there. He's never been anywhere else, he's always there. And what does it say, from there? Unnecessary speeches. They have become so useless over time that they have become the chatter of the world. (...) For some years Now I have been putting the tail of my ear to this incessant talk, which in the few elusive flashes in which it comes to us sounds like a dim, primitive, moving song of man. (...) The ubiquitous and fractal human salmodia of countless novels and songs, films and stories, dreams and memories, chatter at the bars (...). But the poor and useless words muttered by the prophets of the subway are not diny. Paradoxically, I am the holy chatter that defends silence. More: that generates it. (...) Thus useless and toneless speeches are opposed to intelligent and overbearing speeches and embitter them. And we, in summary silence, may be able to hear the rustle of the world. (Since the introduction of Bruno Tognolini)