La fondazione fiduciaria: struttura e funzione della destinazione patrimoniale - 9788813367565

La fondazione fiduciaria: struttura e funzione della destinazione patrimoniale: La diffusione nell'esperienza giuridica italiana di numerose ipotesi di separazione patrimoniale ha imposto negli ultimi anni una profonda revisione di molte tradizionali concezioni e categorie acquisite. Di conseguenza, sono state messe in discussione in dottrina (e spesso profondamente riesaminate in giurisprudenza) consolidate interpretazioni della titolarità di beni, dell'opponibilità dei vincoli su di essi impressi dall'autonomia privata, delle relazioni tra gestori e beneficiari della loro amministrazione e della conseguente estensione della responsabilità dei diversi soggetti coinvolti. Tale esteso e significativo ripensamento ha riguardato assunti finora ritenuti fondamentali nel diritto civile italiano: dall'assolutezza del diritto di proprietà all'impossibilità per i privati di destinare i patrimoni a finalità meramente individuali, fino alla considerazione stessa della singolarità delle situazioni giuridiche soggettive in relazione ai beni, la quale si riteneva finora connaturata a un ordinamento che intendeva evitare la pluralità di interessi opponibili non incasellati nel numero chiuso dei diritti reali. Le nuove prospettive ermeneutiche non hanno però riguardato la fondazione fiduciaria, sebbene il giudizio (quasi) unanimemente negativo degli studiosi sulla figura fosse strettamente, anzi inscindibilmente connesso proprio ai presupposti teorici recentemente rimessi in discussione. Al contrario, i pochi cenni ad essa dedicati dalla dottrina italiana si incentrano esclusivamente sul primo dei due termini della nozione, dimenticando che la qualificazione fornita
The diffusion in the Italian legal experience of numerous hypotheses of patrimonial separation has imposed in recent years a profound revision of many traditional conceptions and acquired categories. As a result, consolidated interpretations of the ownership of goods, the enforceability of the constraints on them imprinted by private autonomy, the relationship between the relations between Managers and beneficiaries of their administration and the consequent extension of the responsibility of the different actors involved. Such extensive and significant rethinking has been concerned with assumptions hitherto considered fundamental in Italian civil law: from the absoluteness of the right of ownership to the impossibility for private individuals to allocate the assets to purely individual purposes, up to Very consideration of the singularity of subjective juridical situations in relation to the goods, which was considered so far inherent to a sort which intended to avoid the plurality of opposable interests not being piqued in the closed number of rights Real. However, the new hermeneutical perspectives did not concern the fiduciary Foundation, although the (almost) unanimous negative judgement of scholars on the figure was strictly, indeed inextricably linked to the theoretical assumptions recently Brought into question. On the contrary, the few signs dedicated to it by the Italian doctrine focus exclusively on the first of the two terms of the notion, forgetting that the qualification provided