Rime - 9788895994529

Rime: "Uno dei due occhi di Firenze al tempo di Dante" (l'altro, naturalmente, era Dante), così disse di Guido Cavalcanti Benvenuto da Imola nell'età ormai di Petrarca e di Boccaccio: testimonianza di una fortuna ininterrotta, fondata su un'"altezza d'ingegno" che Dante fu il primo a riconoscergli. Assieme alla Vita Nuova, le sue rime costituiscono l'apice della cultura poetica e non solo poetica fiorentina di fine Duecento, e il pegno di un primato che è anche rinnovamento totale, appena ai primi passi, di una civiltà. Sotto la specie di una stretta osservanza naturalistica, ossia dei dettami della "filosofia naturale" (ma altrettanto imponente è il magistero retorico), è l'esperienza irripetibile del fenomeno amoroso che si dispiega per la prima volta in tutta la sua verità, anche in dialogo (e in controcanto) con altri poeti, in ispecie con Dante: che vorrà dire la riflessione, in una mirabile canzone, sull'essenza d'amore, o la sua proiezione sul magico schermo delle occasioni quotidiane. La raccolta include tutte le rime dei corrispondenti o comunque a lui indirizzate, e quelle di una figura minore della sua casa, il fratello Iacopo.
"One of the two eyes of Florence at the time of Dante" (the other, of course, was Dante), Guido Cavalcanti said welcome to Imola in age of Petrarch and Boccaccio: testimony of a fortune founded on an unbroken, "height of genius" that Dante was the first to recognize. Together with his new life, his rhymes are the acme of poetic culture and Poetics of late 13th century Florentine and not only the pledge of a record which is also total renovation just in its early stages, of a civilization. Under the appearance of a strictly naturalistic, namely of the dictates of "natural philosophy" (but equally impressive is the rhetorical Magisterium), is the unique experience of loving phenomenon unfolding for the first time in all its truth, even in dialogue (in counterpoint) with other poets, especially with Dante: that'll mean reflection, in a wonderful song on the essence of love, or its projection on the magic screen of everyday occasions. The collection includes all the rhymes of corresponding or addressed to him, and those of a minor figure of his house, his brother Jacob.