L'origine e il diritto - 9788891750938

L'origine e il diritto: Nell'origine del pensiero occidentale, e solo lì, sta il segreto di principi realmente universali. E si rivelano tali non perché debbano imporsi ad altre culture escludendo ogni loro specificità: ma perché conservano i criteri per poter apprezzare ogni tipo di diversità ed entrare in dialogo con ogni tipo di visione del mondo. Se tali principi vengono dimenticati, allora molti fenomeni dell'epoca contemporanea diventano difficilmente comprensibili. L'insieme delle trasformazioni radicali nelle relazioni tra popoli e nazioni rischia di essere costantemente interpretato come scontro tra civiltà, lotta tra interessi e poteri forti, oppure come tramonto inevitabile di conoscenze e valori che hanno fin qui guidato gran parte dell'umanità. Anche il diritto è coinvolto nella vicenda dell'Occidente. Inizialmente era stato pensato come lo strumento per risolvere, attraverso il rito processuale, controversie tra posizioni apparentemente inconciliabili, nella convinzione che la legge fosse insufficiente a fornire da sola un mezzo di composizione tra pretese opposte. Questa natura originaria del diritto è stata progressivamente dimenticata: si è finito per identificare il diritto con la norma, intesa quale espressione del potere politico. E si è finito così per non comprendere la natura dei vari imperativi che, provenendo da molte fonti nelle forme più varie, strutturano la società: molti dei quali sono utili, ma nessuno sufficiente, a compiere l'ineliminabile missione "conciliatrice" del diritto. La filosofia non può certo indicare a governanti e potenti la via per risolvere i problem
The source of Western thought, and only there, lies the secret of universal principles really. And are these not because it must assert itself to other cultures to the exclusion of all their specificity: but why keep the criteria for enjoying all kinds of diversity and enter into dialogue with all kinds of worldview. If these principles are forgotten, then many phenomena of modern times become difficult to understand. The set of radical transformations in relations among peoples and Nations is likely to be consistently interpreted as a clash of civilisations, the struggle between interests and vested interests, or as an inevitable sunset of knowledge and values that have so far led most of humanity. The right is involved in the affair of the West. Initially it was designed as a tool to resolve, through procedural rite, disputes between seemingly irreconcilable positions, in the belief that the law is insufficient to provide a means of composition between opposing claims. This original nature of law has gradually been forgotten: it is done to identify the right standard, understood as an expression of political power. And you are done so for not understanding the nature of the various imperatives that, coming from many sources in various forms, structure the company: many of them are useful, but none enough to make the unavoidable quest "reconciliation". The philosophy can hardly tell powerful rulers and the way to resolve the problem