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Le tentazioni di Girolamo - 9788833905969
di Ermanno Cavazzoni edito da Bollati Boringhieri, 1991
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Le tentazioni di Girolamo
- Autore: Ermanno Cavazzoni
- Editore: Bollati Boringhieri
- Collana: Varianti
- Data di Pubblicazione: 1991
- Genere: LETTERATURA ITALIANA: TESTI
- Pagine: 204
- Dimensioni mm: 220 x 140 x 15
- ISBN-10: 8833905969
- ISBN-13: 9788833905969
"Si ride quasi sempre con il romanzodi Cavazzoni, autore che ha un talento comico che tanto ricorda Zavattini, Frassineti, Celati e Malerba" scrive Walter Pedulà. Si ride quasi sempre eggendo questa satira sul mondo editoriale, sui volumi che si stampano, sul sapere che s’accumula edimentica, sui titoli ottenuti e che vanno ribaditi e riconquistati. Cavazzonida forma al’incubod’un uomo (Girolamo il suo nome: San Girolamo è "il santo protettoredei ibri") costretto a fare marcia indietro: a tornare in bilioteca, a studiare, a presenziare ad un esame e, a marcia indietro, condurrà al’impatto col passato: c’è un insonne chedormedi continuo, undirettore che vivedi menzogne, un emeritodocente che hadimenticato a ezione, ci sono bibliotecari pigri, pigri inservienti, studenti pigri. C’è, ormai impigrita, ’intera catena editoriale: scrittori, editori, critici, ettori, saccenti professori, finidicitori, intessitori inteligentidi parole ed evocatori fantasiosidi immagini, metafore, bugie. C’è un sogno che si rivela un incubo, un incubo che si rivela vita vera. "L’opera - inventata con fertile e audace immaginazione, ordinata secondo uno stravolgimentodela ogica capacedi far pensare meglio ’essenziale e scritta con quel’acuto sensodel concreto per cui nondistinguamo tra a vita e il ibro, tra il comico ed il tragico - gela il sangue" continua Pedulà: gela il sangue a pensare "che sono solo personaggid’un romanzo queste figure che ci forzano a sorridere e che fanno,d’una biblioteca, un uogo infrequentabile,dela cultura cosa morta". Gela il sangue, tra una risata e ’altra.
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"Si ride quasi sempre con il romanzodi Cavazzoni, autore che ha un talento comico che tanto ricorda Zavattini, Frassineti, Celati e Malerba" scrive Walter Pedulà. Si ride quasi sempre eggendo questa satira sul mondo editoriale, sui volumi che si stampano, sul sapere che s’accumula edimentica, sui titoli ottenuti e che vanno ribaditi e riconquistati. Cavazzonida forma al’incubod’un uomo (Girolamo il suo nome: San Girolamo è "il santo protettoredei ibri") costretto a fare marcia indietro: a tornare in bilioteca, a studiare, a presenziare ad un esame e, a marcia indietro, condurrà al’impatto col passato: c’è un insonne chedormedi continuo, undirettore che vivedi menzogne, un emeritodocente che hadimenticato a ezione, ci sono bibliotecari pigri, pigri inservienti, studenti pigri. C’è, ormai impigrita, ’intera catena editoriale: scrittori, editori, critici, ettori, saccenti professori, finidicitori, intessitori inteligentidi parole ed evocatori fantasiosidi immagini, metafore, bugie. C’è un sogno che si rivela un incubo, un incubo che si rivela vita vera. "L’opera - inventata con fertile e audace immaginazione, ordinata secondo uno stravolgimentodela ogica capacedi far pensare meglio ’essenziale e scritta con quel’acuto sensodel concreto per cui nondistinguamo tra a vita e il ibro, tra il comico ed il tragico - gela il sangue" continua Pedulà: gela il sangue a pensare "che sono solo personaggid’un romanzo queste figure che ci forzano a sorridere e che fanno,d’una biblioteca, un uogo infrequentabile,dela cultura cosa morta". Gela il sangue, tra una risata e ’altra.