Orizzonte sud - 9788849707595

Orizzonte sud: Questo volume nasce nel tempo in cui lo spazio geografico è un punto di riferimento costante nelle scienze sociali e umane. Il tentativo è quello di raccontare, conoscere, criticare, "difendere" quella parte variegata del mondo che ha come nome "Sud", nella convinzione che bisogna continuare a indicare strade e prospettive... da sud. È un'imprudenza sostenuta dalla consapevolezza che se il Sud ha un pensiero da avanzare lo fa dalla posizione del grado zero del potere, visto che da almeno cinque secoli il mondo è guidato da nord, quel Nord che, mentre sconvolgeva il pianeta con le sue rivoluzioni materiali e culturali, guardava al Sud o con occhi indulgenti o con occhi severi, quasi sempre con aria di superiorità. Il libro nasce poi in quella regione europea che ha "inventato" la questione meridionale, paradossalmente proprio nel momento in cui Meridione e Settentrione si dovevano unire. Questo paradosso si scioglie come neve al sole non appena si ricorda che un'espressione molto usata per il Mezzogiorno nei carteggi dei patrioti unitari e post-unitari settentrionali era "Questa è Affrica!". Per alcuni questa parte d'Italia lo è ancora, ma c'è una questione meridionale planetaria, e quest'Africa europea è chiamata in causa d'ufficio dall'incalzare sempre più pressante della Storia, adesso che da terra di emigranti è diventata terra di immigrati, e il confronto con i fantasmi del passato diventa inevitabile e doveroso.
This volume comes at a time when the geographical area is a constant point of reference in social sciences and humanities. The attempt is to tell, meet, criticize, "defend" that part of the world that has varied as the name "South", in the belief that we must continue to show streets and prospects ... from the South. And imprudence supported by the knowledge that if South has a thought to advance it does zero degree position of power, since at least five centuries the world has driven from the North, that North that while upset the planet with its material and cultural revolutions, looked to the South or with forgiving eyes or with stern eyes, almost always with an air of superiority. The book is then in the European region that has "invented" the southern question, ironically just when South and North were to merge. This paradox melts like snow in the Sun as soon as you remember that an expression often used for the Noon in correspondence of the Patriots post-Northern unit and unit was "This is Africa!". For some this part of Italy still is, but there is one issue, and the European Southern Africa planetary is held ex officio by the increasingly urgent pace in history, now that from a land of emigrants became a land of immigrants, and the comparison with the ghosts of the past becomes inevitable and necessary.