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L'abbazia dei Santi Niccolò e Cataldo. Lecce - 9788867661992
di Mario Cazzato edito da Congedo, 2018
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'abbazia dei Santi Niccolò e Cataldo. Lecce
- Autore: Mario Cazzato
- Editore: Congedo
- Collana: Mini guida
- Data di Pubblicazione: 2018
- Genere: architettura
- Argomenti : Lecce Chiese
- Pagine: 64
- ISBN-10: 886766199X
- ISBN-13: 9788867661992
L'abbazia dei Santi Niccolò e Cataldo. Lecce: L'abbazia dei SS. Niccolò e Cataldo fu fondata dal conte di Lecce Tancredi, ultimo della stirpe normanna degli Altavilla, entro il 1179, perché del settembre successivo, il 1180, è il diploma costitutivo ufficiale come, tra l'altro, è ricordato da due sibilline epigrafi in versi leonini, ritenute l'esempio stilisticamente più compiuto di tale scrittura celebrativa. Nell'epigrafe sul portale laterale che immette nel chiostro del XVI secolosi è voluto individuare il "mastro" o l'architetto che, per conto di Tancredi, innalzò il complesso conventuale che, come quello coevo del duomo di Monreale, fu affidato ai benedettini e arricchito di un notevole patrimonio costituito da possedimenti che confinavano con la nuova fondazione, prossima alla città, e arrivavano fino alla marina. L'abbazia dipendeva direttamente dalla Santa Sede. L'incremento del patrimonio fu sempre costante nel tempo e Ugo di Brienne, per esempio, donò il fiume Idume compresi i paludosi terreni confinanti.
The Abbey of Saints Niccol?? and Cataldo was founded by count of Lecce Tancred, last of the hauteville, by 1179 Norman lineage, because of the following September, 1180, is the diploma of Association official as, among other things, is remembered by two cryptic inscriptions in verse Lalitha, most accomplished of this writing the example considered stylistically. In the epigraph on the side door that leads to the cloister of the 16th secolosi you wanted to locate the "master" or the architect who, on behalf of Tancredi, lifted up the convent which, like the coeval of the Cathedral of Monreale, was entrusted to the Benedictines and enriched with a remarkable heritage consisting of possessions that bordered the new Foundation, next to the city, and bussed to the marina. The Abbey depended directly on the Holy See. The increase in assets was always constant over time and Hugh of Brienne, for example, donated the marshy land bordering Idume River including.
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