Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione - 9788804714774

Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione: Il primo film che le nostre nonne e le nostre madri andarono a vedere dopo la guerra fu "Via col vento". Molte si identificarono in una scena: Rossella torna nella sua fattoria, la trova distrutta, e siccome non mangia da giorni strappa una piantina, ne rosicchia le radici, la leva al cielo e grida: «Giuro che non soffrirò mai più la fame!». Quel giuramento collettivo fu ripetuto da milioni di italiane e di italiani. Fu così che settant'anni fa venne ricostruito un Paese distrutto. Come scrive Aldo Cazzullo, «avevamo 16 milioni di mine inesplose nei campi. Oggi abbiamo in tasca 65 milioni di telefonini, più di uno a testa, record mondiale. Solo un italiano su 50 possedeva un'automobile. Oggi sono 37 milioni, oltre uno su due. Eppure eravamo più felici di adesso». Ora l'Italia è di nuovo un Paese da ricostruire. La lunga crisi ha fatto i danni di una guerra. Per questo dovremmo ritrovare l'energia e la fiducia in noi stessi di cui siamo stati capaci allora. Cazzullo racconta l'anno-chiave della Ricostruzione, il 1948. Lo scontro del 18 aprile tra democristiani e comunisti. L'attentato a Togliatti e l'insurrezione che seguì. La vittoria al Tour di Bartali e l'era dei campioni poveri: Coppi e il Grande Torino, cui restava un anno di vita. Le figure dei Ricostruttori, da Valletta a Mattei, da Olivetti a Einaudi. Il ruolo fondamentale delle donne, da Lina Merlin, che si batte contro le case chiuse, ad Anna Magnani, che porta al cinema la vita vera. L'epoca della rivista: Wanda Osiris e Totò, Macario e Govi, il giovane Sordi e Nilla Pizzi. Ma i veri protagonisti del libro sono le
The first film our grandmothers and mothers went to see after the war was "Gone with the Wind." Many identified themselves in a scene: Scarlett returns to her farm, finds it destroyed, and since she has not eaten for days she tears a seedling, gnaws at her roots, the lever to the sky and shouts: "I swear I will never go hungry again!" That collective oath was repeated by millions of Italians and Italians. It was thus that seventy years ago a destroyed country was rebuilt. As Aldo Cazzullo writes, "We had 16 million unexploded mines in the fields. Today we have 65 million mobile phones in our pockets, more than one each, world record. Only one in 50 Italians owned a car. Today there are 37 million, more than one in two. Yet we were happier than we are now." Now Italy is once again a country to rebuild. The long crisis has done the damage of a war. That is why we should rediscover the energy and self-confidence that we were able to do then. Cazzullo recounts the key year of Reconstruction, 1948. The clash of 18 April between The Christian Democrats and the Communists. The attack on Togliatti and the insurrection that followed. The victory at the Tour of Bartali and the era of the poor champions: Coppi and the Grande Torino, which had one year left to live. The figures of the Rebuilders, from Valletta to Mattei, from Olivetti to Einaudi. The fundamental role of women, from Lina Merlin, who fights against closed houses, to Anna Magnani, who brings real life to the cinema. The magazine's era: Wanda Osiris and Totò, Macario and Govi, the young Deaf and Nilla Pizzi. But the real protagonists of the book are the