Medici, malati, malattie e farmaci nella storia dell'arte - 9788854857971

Medici, malati, malattie e farmaci nella storia dell'arte: L'arte teme la scienza, perché potrebbe detronizzarla. Talora la combatte, talaltra la imita o stabilisce con essa una competizione, ma la teme. La scienza non teme l'arte, perché non le potrà mai nuocere. L'uomo non può fare a meno né della scienza né dell'arte, ma senza la scienza è perduto, senza l'arte, semplicemente, si rattrista. Senza la medicina, che della scienza si nutre, può morire; senza l'arte, sopravvive, ma si sente meno umano. L'artista malato cerca il medico per non morire. Il medico cerca l'artista malato, o il soggetto malato da lui creato, per capire di più sulla propria disciplina e su quella dell'artista. Il fascino del libro di Ceccarelli, al di là degli argomenti trattati, sta nel non porsi un obiettivo univoco, una surplus di interpretazione in chiave di analisi clinica o storico-artistica, ma piuttosto nel movimento ondulatorio tra i due tipi di analisi. Quando avverte di essere sul punto di divenire dogmatico, l'Autore si smonta con una sottile ironia.
Art fears the science because it could dethrone her. Sometimes the fights, sometimes the mimics or establishes with it a competition, but the dreads. Science is not afraid of art, why don't you will ever harm. Man cannot help but neither science nor art, but without science is lost, without art, simply sad. Without the medicine, which science feeds, can die; without art, survives, but feels less human. The artist ill search the doctor not to die. The doctor finds the artist ill, or sick subject he created, to understand more about their discipline and on that of the artist. The charm of the book by Carter, beyond the topics covered, is not to put a unique goal, a surplus of clinical analysis or interpretation of art history, but rather in the movement between the two types of analysis. When warned to be on the verge of becoming dogmatic, the author can be removed with a subtle irony.