Viaggio in Grecia. Et in Arcadia ego - 9788898823673

Viaggio in Grecia. Et in Arcadia ego: Emilio Cecchi attraversò la Grecia nel 1934, in tempi in cui viaggiare era ancora un modo per conoscere culture diverse e diversi modi di vivere. Visitò Corfù, Creta, Cnosso, Delfi, Micene, Corinto, il Peloponneso, Atene, in cerca delle più importanti tracce artistiche e archeologiche. La Grecia di allora offriva ancora scenari in cui l'uomo non soverchiava la natura, ma vi si integrava: le immagini dei capri neri che si infrattano tra le rocce del paesaggio brullo si contrapponevano e si fondevano a quelle chiassose da bazar dei villaggi e delle stazioni, dove contadini con visi "da sculture ellenistiche" sventolavano "mazzi di tacchini e gallinelle". Atene invece già risentiva di una globalizzazione selvaggia: sul retaggio ottomano, che le dava un'"aria orientale e turbolenta", da fiabesco caravanserraglio, s'innestava il brutto stile "neoellenico" di ascendenza tedesca e quell'edilizia mastodontica che la porterà all'aspetto attuale.
Emilio Cecchi crossed Greece in 1934, at a time when travel was still a way to learn about different cultures and different ways of living. He visited Corfu, Crete, Knossos, Delphi, Mycenae, Corinth, Peloponnesus, Athens, in search of the most important artistic and archaeological traces. The Greece of that time had still scenarios where no man worldwide poll nature, but it integrates: pictures of capri black kids use among the rocks of the barren landscape clashed and merged to those loud from bazar villages and stations, where peasants with Hellenistic sculpture "faces" waved "bunches of turkeys and chickens". Athens already suffered from wild globalisation: the Ottoman legacy, which gave her an "Eastern air and turbulent," from fairytale the ugly phenomena "style, fitted Caravanserai" of German ancestry and that mammoth building that led to the current look.