Lyduska. La vita tra due mondi della contessa di Salcano - 9788897271796

Lyduska. La vita tra due mondi della contessa di Salcano: Una villa ottocentesca in bilico tra l'Italia e la Jugoslavia. Una grande fattoria nel cuore del Kenya contesa tra la Corona britannica e le tribù kikuyu. Una donna che attraversa il Novecento tra avventure esotiche e tragedie personali. La storia di Lyduska e della sua famiglia è scandita dai grandi eventi di una terra di confine, quella del Goriziano, che, come poche, è l'emblema di un territorio plurimo, che sa parlare tante lingue diverse ma poi è costretto a dimenticarle. Perfino il suo nome, Lyduska de Nordis Hornik, è la sintesi delle sue origini: un nome che sfuma in un vezzeggiativo sloveno, un cognome materno che proviene dal Veneto, mentre quello paterno arriva dalle foreste boeme. Lyduska parla sette lingue, difende tenacemente il suo quarto di nobiltà, frequenta l'aristocrazia internazionale, ma sposa il figlio dell'autista. Cena sempre con i bicchieri di cristallo e le posate d'argento, servita a tavola dal fedele maggiordomo kenyota, ma poi ripara da sé con qualche martellata il motore catarroso della sua vecchia Seicento. Trascorre metà della sua vita tra viaggi straordinari e amicizie che contano, ma poi consuma l'altra metà da sola, senza il conforto di un affetto accanto. La sua vita è la storia di una donna che crede in se stessa e nei propri sogni e che, per quanto la vita possa essere dura, rialza sempre la testa e mantiene la schiena diritta, fino all'ultimo giorno: sempre al centro della scena, qualunque cosa accada.
A 19th-century villa in the balance between Italy and Yugoslavia. A large farm in the heart of Kenya disputed between the British Crown and the Kikuyu tribes. A woman who crosses the twentieth century between exotic adventures and personal tragedies. The history of Lyduska and her family is marked by the great events of a borderland, that of the Gortian, which, like few, is the emblem of a plural territory, which can speak many different languages but then is forced to forget them. Even its name, Lyduska de Nordis Hornik, is the synthesis of its origins: a name that fades into a Slovenian vexative, a maternal surname that comes from Veneto, while the paternal one comes from the Bohemian forests. Lyduska speaks seven languages, tenaciously defends her quarter of nobility, attends the international aristocracy, but marries the driver's son. He always dines with crystal glasses and silver cutlery, served at the table by the faithful Kenyan butler, but then repairs himself with some hammering the catarrh of his old seventeenth century. She spends half her life between extraordinary journeys and friendships that matter, but then consumes the other half alone, without the comfort of an affection next to her. Her life is the story of a woman who believes in herself and her dreams and who, however hard life may be, always raises her head and keeps her back straight, until the last day: always in the center of the scene, whatever happens.