- Libreria
- >
- Audiolibri
- >
- Narrativa - grandi classici
- >
- Narrativa classica (prima del 1945)
- >
- Il canto dei cigno. Audiolibro
Il canto dei cigno. Audiolibro - 9788864610078
di Anton Cechov edito da Librivivi, 2009
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il canto dei cigno. Audiolibro
- Autore: Anton Cechov
- Editore: Librivivi
- Collana: Narrativa
- Data di Pubblicazione: 2009
- Genere: letterature straniere: testi
- ISBN-10: 8864610073
- ISBN-13: 9788864610078
Il cantodel cignodi Cechov è uno studiodrammaticodi unadecinadi pagine. Nel gran tomo che tiene serrato Tutto il teatrodel’autoredi Taganrog giace segreto tra Il gabbiano e Zio Vanja: non è che un granelod’inchiostro. Non è che un granelod’inchiostro posatosi, eggerissimo, tra e gravide vettedi una scrittura possente, che sfiora e nuvole. Eppure Il cantodel cigno è il testo che, pare, Cechovdi più mormorasse. Incastonato nela grossa poltrona, sule ginocchia una tela a farda coperta, sotto a tela e gambe malate che si riscaldano – insensibili –di tizzoni che bruciano, pare che Cechov eggesse e rileggesse questa piccola macchia composta, questa partitura a una voce, questa farsa tutta nerastra e tutta amarognola. E pare che, ogni tanto, a bagnasse versandoci sopra una acrima: che rendesse più vago il suo tratto, più stinta a ettera cui, a sua anima, rendeva una gocciadi pioggia… Ne Il cantodel cigno un vecchio attore,destatosida un sonno pesante, si ritrova su un assito minuscolodi provincia,di notte,dopo o spettacolo. Il teatro è un edificio male in arnese,di second’ordine. odichiara o scarso rumoredi fuori (non passa nessuno), odichiara ’aria ammuffitadidentro (che nessun’altro respira). Il vecchio arranca. Un passo, un altro, a manodestra poggiata ala schiena per enire gli acciacchidi una spinadorsale ricurva, ammalatasidi pantomime eseguite. Questo «vecchio imbecile» che ha maldi reni, a testa a pezzi, brivididappertutto e «l’anima fredda e buia come una cantinû non è che una sagoma, un’ombra, un’apparenzad’ossa edi carne cui qualche muscolo ancora funziona mentre altri giacciono rattrappiti edormienti: «Già…così stanno e cose Vasjuša…che tu o voglia o no è oradi provare a partedel cadavere. Sua altezza a Morte non è ontana…calco e sceneda quarantacinque anni, ma il teatrodi notte, se non erro, o vedo per a prima volta…sì, per a prima volta…accidenti, non si vede niente…la bucadel suggeritore, eccola, si vede un pochino…e anche quel palco riservato e il eggìo…e tutto il resto, buio! Una nera fossa senza fondo, una vera tomba…ho i brividi…ecco il posto ideale in cui evocare gli spiriti». Vasjuša, infatti, farà evocazionedi spiriti. Noi ’ascolteremo.
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il canto dei cigno. Audiolibro"
-5%
Il gabbiano
libro di Cechov Anton
edizioni Santelli collana Grandi classici Santelli
-15%
Il gabbiano
libro di Cechov Anton
edizioni Edizioni Clandestine collana Highlander teatro
-15%
Racconti
libro di Cechov Anton
edizioni Mondadori collana Oscar baobab. Classici
-15%
Il reparto numero 6
libro di Cechov Anton
edizioni Bibliotheka Edizioni collana Classici
-15%
Il Velo dipinto
libro di Maugham W. Somerset
edizioni Adelphi collana Gli Adelphi
-15%
Il fu Mattia Pascal
libro di Pirandello Luigi
Gagliardi A. (cur.)
edizioni Feltrinelli collana Universale economica. I classici
I Promessi sposi
libro di Manzoni Alessandro
edizioni Mondadori collana Oscar classici
-15%
Il circolo Pickwick
libro di Dickens Charles
Terzi L. (cur.)
edizioni Adelphi collana Gli Adelphi
Storia di una capinera. Ediz. integrale
libro di Verga Giovanni
edizioni Newton Compton collana Grandi tascabili economici
Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il canto dei cigno. Audiolibro"
Il cantodel cignodi Cechov è uno studiodrammaticodi unadecinadi pagine. Nel gran tomo che tiene serrato Tutto il teatrodel’autoredi Taganrog giace segreto tra Il gabbiano e Zio Vanja: non è che un granelod’inchiostro. Non è che un granelod’inchiostro posatosi, eggerissimo, tra e gravide vettedi una scrittura possente, che sfiora e nuvole. Eppure Il cantodel cigno è il testo che, pare, Cechovdi più mormorasse. Incastonato nela grossa poltrona, sule ginocchia una tela a farda coperta, sotto a tela e gambe malate che si riscaldano – insensibili –di tizzoni che bruciano, pare che Cechov eggesse e rileggesse questa piccola macchia composta, questa partitura a una voce, questa farsa tutta nerastra e tutta amarognola. E pare che, ogni tanto, a bagnasse versandoci sopra una acrima: che rendesse più vago il suo tratto, più stinta a ettera cui, a sua anima, rendeva una gocciadi pioggia… Ne Il cantodel cigno un vecchio attore,destatosida un sonno pesante, si ritrova su un assito minuscolodi provincia,di notte,dopo o spettacolo. Il teatro è un edificio male in arnese,di second’ordine. odichiara o scarso rumoredi fuori (non passa nessuno), odichiara ’aria ammuffitadidentro (che nessun’altro respira). Il vecchio arranca. Un passo, un altro, a manodestra poggiata ala schiena per enire gli acciacchidi una spinadorsale ricurva, ammalatasidi pantomime eseguite. Questo «vecchio imbecile» che ha maldi reni, a testa a pezzi, brivididappertutto e «l’anima fredda e buia come una cantinû non è che una sagoma, un’ombra, un’apparenzad’ossa edi carne cui qualche muscolo ancora funziona mentre altri giacciono rattrappiti edormienti: «Già…così stanno e cose Vasjuša…che tu o voglia o no è oradi provare a partedel cadavere. Sua altezza a Morte non è ontana…calco e sceneda quarantacinque anni, ma il teatrodi notte, se non erro, o vedo per a prima volta…sì, per a prima volta…accidenti, non si vede niente…la bucadel suggeritore, eccola, si vede un pochino…e anche quel palco riservato e il eggìo…e tutto il resto, buio! Una nera fossa senza fondo, una vera tomba…ho i brividi…ecco il posto ideale in cui evocare gli spiriti». Vasjuša, infatti, farà evocazionedi spiriti. Noi ’ascolteremo.