Fotografia maledetta e non - 9788807105104

Fotografia maledetta e non: Dall'inizio del Novecento con l'avvento delle avanguardie storiche, e in particolare del surrealismo, la storia della fotografia è attraversata da immagini irreali e angoscianti che si legano all'inconscio e all'onirico, all'ignoto e al fantastico. Oggi queste immagini non riguardano più la sola dimensione interiore e psicologica, ma le vicende folli e tragiche della storia. Alla dimensione metafisica dello sguardo si contrappone ora un fotografare che documenta le malattie e le guerre, le tragedie e le violenze nate da un'ossessione di morte più che di vita. Sono immagini controverse e inquietanti, attestati di un reale orrifico e crudele che coinvolge tutta la società, dall'individuo alla famiglia, dal genere all'etnia. Qui la fotografia rifiuta ogni funzione di decoro per raccontare il non-detto e il male-detto; affronta un'oggettività proibita che infrange ogni tabù sconvolgendo il pensare comune. "Fotografia maledetta e non" nasce dall'interesse e dallo studio che Germano Celant ha coltivato per un fotografare dalle polarità opposte, tra negativo e positivo, capace di produrre testimonianze visive del piacere come dell'orrore del vivere. Un transitare dal bello allo spregevole, dal perturbante al sereno, in una traversata che non cessa di misurarsi con gli estremi della fotografia contemporanea. Il volume è costituito da venticinque saggi, redatti dal 1974 al 2012.
From the beginning of the twentieth century with the advent of historical avant-gardes, and in particular of surrealism, the history of photography is crossed by Unreal images and distressing that bind to the unconscious and dreamlike, the unknown and the fantastic. Today these images do not affect more the only inner and psychological dimension, but the maddening and tragic events of history. The metaphysical dimension of the look is contrasted now a photograph documenting the disease and wars, tragedies and violence born from an obsession with death rather than life. Are controversial and disturbing images, certificates of real orrifico and cruel that involves all of society, from the individual to the family, gender ethnicity. Here the photo every decoration function refuses to tell the unsaid and evil-said; He faces an objectivity that breaks every taboo forbidden upsetting the common thinking. "Creative evil and not" comes from interest and from that Germano Celant has cultivated for a photograph by opposite polarity between positive and negative, capable of producing Visual testimonies of pleasure as the horror of life. A pass from Nice to despicable, uncanny to serene, in a passage that does not cease to compete with the extremes of contemporary photography. The volume consists of twenty-five essays, drawn from the 1974 2012.