Talvolta i fiumi straripano. Uno psicologo racconta gli allievi con DSA e BES che ha incontrato nella sua vita professionale, tra metodi di intervento, leggi astruse, emozioni, accettazione e compassione del dolore - 9788859014461

Talvolta i fiumi straripano. Uno psicologo racconta gli allievi con DSA e BES che ha incontrato nella sua vita professionale, tra metodi di intervento, leggi astruse, emozioni, accettazione e compassione del dolore: "Un allievo ha ricevuto una diagnosi di dislessia. È un ragazzo sano e intelligente; ha gli organi di senso perfettamente integri, ha sempre frequentato scuole regolari cercando di impegnarsi come poteva. Però, a 11 anni, legge 0,89 sillabe al secondo. La media è 3,69, la deviazione standard è 1,12 e quindi lui è sotto 2,5 deviazioni standard. Probabilmente leggerà tutta la vita in modo un po' più difficoltoso dei coetanei cosiddetti «a sviluppo tipico», cioè i coetanei che hanno una velocità di lettura nella media. Ma il suo problema potrebbe finire qui. Non voglio sottovalutarlo. Questo problema gli genererà momenti di stanchezza e di demotivazione. A volte un po' di sofferenza emotiva. Però potrebbe rimanere circoscritto a questa fatica e a questa lentezza nel decodificare testi. Naturalmente gli insegnanti dovrebbero saperlo, dargli una mano, consigliargli sintesi vocali e audiolibri, invitarlo a studiare su mappe concettuali ben fatte e via dicendo. Non sto sostenendo che sia facile, sto solo cercando di circoscrivere il problema e di illustrare i metodi necessari per affrontarlo. Sto cercando di fare in modo che la cosa non diventi più grossa di com'è. Ci sono due modi per farla diventare più grossa. Il primo è molto semplice: non riconoscere le sue difficoltà e lasciarlo affogare. Il secondo è più complesso: fogli, bolli, carte, salvamenti, diagnosi, codici ed etichette e alla fine si fa strada l'idea che «io sono fatto così» che si trasforma in tendenza a sentirsi meno responsabili del proprio apprendimento. Significa gettare la spugna. Due virgola cinque sillabe al
"A student received a diagnosis of dyslexia. Is a healthy boy and clever; has the sense organs perfectly intact, has always attended regular schools trying to engage as they could. However, in 11 years, law 0.89 syllables per second. The average is 3.69, the standard deviation is 1.12 and then he is under 2.5 standard deviations. Probably will read your whole life a little more difficult "to typically developing peers ' peers who have a read speed average. But his problem might end up here. I don't want to underestimate him. This problem will create moments of fatigue and lack of motivation. Sometimes a bit of emotional pain. But may remain limited to this effort and to this slowness in decoding texts. Of course teachers should know, give him a hand, counsel them, inviting him to study speech and audio books maps well made and so on. I'm not arguing that it's easy, I'm just trying to narrow down the problem and illustrate the methods needed to tackle it. I'm trying to make sure that it doesn't get bigger than it is. There are two ways to make it bigger. The first is very simple: do not recognize its difficulty and let him drown. The second is more complex: sheets, stamps, cards, Salvation, diagnosis, codes and labels and eventually makes its way to the idea that "I am" that turns into a tendency to feel less responsible for their own learning. Mean throwing in the towel. Two point five syllables per