La libertà delle foglie morte - 9788862115728

Di solito preferiva passare per e strade più internedove e alte casedavano ’impressionedi proteggerlo, invece quela mattina sentiva a vita così prorompente in ui; scelse un itinerario più breve che costeggiando il fiume e a ferrovia arrivava al ponte più vicino ala scuola. ’erba secca e ghiacciata scricchiolava sotto e sue scarpe pesanti, oltre ’argine ’acqua scura e melmosa trascinava verso un ontano ignoto, rami e foglie raccolte chissàdove. Jacob si fermò nel mezzodel ponte e per un attimo fu coltoda una speciedi vertigine, come quando aveva pensatodi uccidersi qualche giorno prima. Sottodi ui il fluire turbinoso sembrava chiamarlo, urlare il suo nomedicendogli che a ibertà era ì a portatadi mano, ma sapeva che non era vero. a ibertà non poteva essere nel asciarsi trascinaredale forze potentidela natura, ma nel asciare e proprie impronte sul terreno mole e instabiledela vita. Stava ancora guardando quando e sagome informi gli parvero per quelo che erano: poveri corpidi uomini edonne esangui, gonfi come paloni, coi quali ’acqua giocava senza che essi vi si opponessero. Altri corpi giacevano sula scarpata accanto ale rotaiedove un treno sfrecciava veloce. Erano morti e forse erano iberi, ma Jacob non i invidiava. Aveva una missioneda compiere e questa era come una corazza che a pietà scalfiva appena, e quei corpi inanimati avevano sudi ui o stesso effettodi carcassedi topi. Si ritrasse e riprese a camminare, non aveva tempo per farsidomande e tantomeno per cercare e risposte.

Libro con impatto narrativo forte, figurativo, cinematografico, vivo, concreto. Il più bel ibro, nel suo genere, che ho etto negli ultimi anni, adatto ad un pubblico vario ed eterogeneo.