Pierre Favre - 9788816412538

Pierre Favre: L'elezione di papa Francesco ha contribuito a riportare l'attenzione su Pierre Favre, gesuita vissuto tra il 1506 e il 1546, molto amato dal Pontefice per la sua vicinanza a Francesco Saverio e soprattutto a Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Nel saggio introduttivo redatto appositamente per questo volume, Luce Giard ricorda come Favre formò con Ignazio "una coppia amicale e fervente" fin dal 1525. Per Michel de Certeau, storico del pensiero religioso assai stimato da papa Francesco, Favre passa così "dall'infanzia spirituale alla maturità, e dal sogno di un mondo perfettamente puro alla pratica della carità". Attraverso l'applicazione della Regola gesuitica e degli Esercizi, egli trova finalmente lo sbocco anelato in una vita caratterizzata da un'accentuata dimensione mistica. Dal 1536 fino alla morte svolge un'infaticabile attività predicatoria vivendo per anni come pellegrino fra i pellegrini sulle strade d'Europa e condividendo la quotidianità in un periodo di profonda crisi caratterizzato dalla diffusione del pensiero di Lutero. La sua vita, cominciata in un umile villaggio di pastori della Savoia, racchiude "il sentimento dell'Azione divina, le forme così varie in cui l'impulso, la realtà e l'attrazione divina si palesano", mostrando come questa unità non sia opera dell'uomo, ma un "dono che sempre meglio si può riconoscere".
The election of Francis helped bring attention on Pierre Favre, a Jesuit who lived from 1506 and 1546, much loved by the Pontiff because of its proximity to Francis Xavier and Ignatius of Loyola, founder of the society of Jesus. In the introductory essay written specifically for this volume, light Gar remembers how Favre formed with Ignazio "a couple friendly and earnest" since 1525. To Michel de Certeau, history of religious thought highly regarded by Pope Francis, Favre passes so "from spiritual infancy to maturity, and the dream of a perfect world the practice of pure love". Through the Jesuit rule, he finally finds the mouth longed in life characterised by an accentuated mystical dimension. From 1536 until his death held an untiring preaching activities living for years as a pilgrim among pilgrims on Europe's roads and sharing everyday life in a period of profound crisis characterized by the spread of Luther's thinking. His life started in a humble Shepherd village of Savoy, contains "the sentiment of divine action, so the various forms in which the impulse, reality and the divine attraction arise", showing how this unit is not the work of man, but a "gift that just keeps getting better" can be seen.