Libreria
>
Libri
>
Arte e fotografia
>
Storia dell’arte: arte bizantina e medievale dal 500 d.c. al 1400 d.c.
>
Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo...

Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento - 9788873364511

Name: Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento
Brand: Gli Ori
Price: 15.00 EUR
Author: Cervini Fulvio; De Marchi Andrea; Tigler Guido
ISBN: 9788873364511

di Fulvio Cervini De Marchi Andrea Guido Tigler edito da Gli Ori, 2011

Prezzo di Copertina: € 15.00
€ 20.00
A causa delle condizioni di fornitura offerte dall'editore/fornitore
siamo costretti ad aumentare di € 5.00 il costo del prodotto

Aggiungi
al carrello

Punti Accumulabili: +150

Aggiungi al Pozzo dei Desideri

Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento libro di Cervini Fulvio; De Marchi Andrea; Tigler Guido

Informazioni bibliografiche del Libro

Titolo del Libro: Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento
Autori : Fulvio Cervini De Marchi Andrea Guido Tigler
Editore: Gli Ori
Data di Pubblicazione: 2011
Genere: ARTI
Argomenti : Arte-Storia Pistoia
Pagine: 88
ISBN-10: 8873364519
ISBN-13: 9788873364511

Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento: Se quello pistoiese è uno dei capitoli più interessanti della storia dell'architettura romanica in Toscana intorno alla metà del XII secolo, tra i principali protagonisti del rinnovamento artistico italiano emerge la figura di maestro Guglielmo, scultore attivo nell'antico pergamo del Duomo di Pisa tra il 1158 e il 1162, ma anche in un pulpito oggi smembrato per la Cattedrale di San Zeno a Pistoia. Le testimonianze pittoriche sono invece molto rare almeno fino alla metà del Duecento, ma subito dopo la metà del secolo una personalità basilare per gli esiti della cultura figurativa pistoiese è quel Coppo di Marcovaldo, pittore fiorentino, che intorno al 1274 realizza un complesso apparato decorativo destinato al tramezzo della Cattedrale. Suo valente collaboratore si rivela il figlio Salerno, verosimilmente il responsabile della Croce dipinta, recentemente restaurata, che oltre ai modelli paterni guarda alle vibranti morbidezze pittoriche del grande Cimabue, traghettando così la pittura romanica verso i suoi apici qualitativi prima dell'avvento di Giotto.

Recensioni Scrivi la tua recensione del libro "Il museo e la città. Vicende artistiche pistoiesi dalla metà del XII secolo alla fine del Duecento"

Potrebbero interessarti anche questi prodotti

-5%