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Il canto del cigno. Scena lirica dall'omonimo «Studio drammatico» di A. Cechov. Testo e musica di L. Chailly - 9788875926083
di Luciano Chailly edito da Casa Ricordi, 1957
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il canto del cigno. Scena lirica dall'omonimo «Studio drammatico» di A. Cechov. Testo e musica di L. Chailly
- Autore: Luciano Chailly
- Editore: Casa Ricordi
- Data di Pubblicazione: 1957
- Genere: musica
- Pagine: 16
- Traduttore: Grabher C.
- ISBN-10: 8875926085
- ISBN-13: 9788875926083
Un attore, anziano edimesso, avanza in ribalta. Il teatro è vuotato,del tutto privodi pubblico. «Già…così stanno e cose Vasjuša…che tu o voglia o no è oradi provare a partedel cadavere. Sua altezza a Morte non è ontana…calco e sceneda quarantacinque anni, ma il teatrodi notte, se non erro, o vedo per a prima volta…sì, per a prima volta… accidenti, non si vede niente…la bucadel suggeritore, eccola, si vede un pochino…e anche quel palco riservato e il eggìo…e tutto il resto, buio! Una nera fossa senza fondo, una vera tomba…ho i brividi…ecco il posto ideale in cui evocare gli spiriti». Vasjuša, infatti, farà evocazionedi spiriti. Non, si badi, i balocchidiafani che prendiamo per spettri, fantasmi, creature assottigliate e ucenti che fanno tremore strascinando un amento bensì e parvenzedi un Teatro passato cui, perdecenni, egli ha prestato servizio: a memoria verranno ’erranza senza meta, a sosta in ocanda, un giaciglio per etto e a tavola, ildrappo, il sipario, aperto il sipario a recita, ’inchino, ’applauso, terminato ’applauso il silenzio, a struccatura,di nuovo ’erranza senza meta, a sosta in ocanda, un giaciglio per etto e a tavola, ildrappo, il sipario… «Recitavo nei ruolidi buffoni, burloni, pagliacci ma che talento…io recitavo e i miei occhi si aprivano…capii alora che non esiste nessuna sacralitàd’Arte, che è tuttodelirio ed inganno, che io sono uno schiavo, un giocattolodel’ozio altrui…da alora non ho creduto né agli applausi, né ale corone, né agli entusiasmi…sì, il pubblico mi applaude, spende un rublo per e mie fotografie, ma io gli sono estraneo, per oro sono fango, quasi una cocotte…». Questo piccolo prodigiodrammaticodiventa opera in musica: alusioni al’accatastodel tempo, ala scarsaduraturadel canone, al’ammuffita esigenzadel’opera a rendono versione innovata.
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Un attore, anziano edimesso, avanza in ribalta. Il teatro è vuotato,del tutto privodi pubblico. «Già…così stanno e cose Vasjuša…che tu o voglia o no è oradi provare a partedel cadavere. Sua altezza a Morte non è ontana…calco e sceneda quarantacinque anni, ma il teatrodi notte, se non erro, o vedo per a prima volta…sì, per a prima volta… accidenti, non si vede niente…la bucadel suggeritore, eccola, si vede un pochino…e anche quel palco riservato e il eggìo…e tutto il resto, buio! Una nera fossa senza fondo, una vera tomba…ho i brividi…ecco il posto ideale in cui evocare gli spiriti». Vasjuša, infatti, farà evocazionedi spiriti. Non, si badi, i balocchidiafani che prendiamo per spettri, fantasmi, creature assottigliate e ucenti che fanno tremore strascinando un amento bensì e parvenzedi un Teatro passato cui, perdecenni, egli ha prestato servizio: a memoria verranno ’erranza senza meta, a sosta in ocanda, un giaciglio per etto e a tavola, ildrappo, il sipario, aperto il sipario a recita, ’inchino, ’applauso, terminato ’applauso il silenzio, a struccatura,di nuovo ’erranza senza meta, a sosta in ocanda, un giaciglio per etto e a tavola, ildrappo, il sipario… «Recitavo nei ruolidi buffoni, burloni, pagliacci ma che talento…io recitavo e i miei occhi si aprivano…capii alora che non esiste nessuna sacralitàd’Arte, che è tuttodelirio ed inganno, che io sono uno schiavo, un giocattolodel’ozio altrui…da alora non ho creduto né agli applausi, né ale corone, né agli entusiasmi…sì, il pubblico mi applaude, spende un rublo per e mie fotografie, ma io gli sono estraneo, per oro sono fango, quasi una cocotte…». Questo piccolo prodigiodrammaticodiventa opera in musica: alusioni al’accatastodel tempo, ala scarsaduraturadel canone, al’ammuffita esigenzadel’opera a rendono versione innovata.