La casa di Alexina. Un bambino algerino nella Francia del 1960. Memoria, paesaggio urbano, discorso sociale - 9788860223531

La casa di Alexina. Un bambino algerino nella Francia del 1960. Memoria, paesaggio urbano, discorso sociale: Lo scrittore rappresenta personaggi e momenti del quotidiano in una scuola media di periferia, durante gli anni Sessanta, di bambini di varie origini, provenienti da famiglie con grandi difficoltà e traumi profondi, esibiti da forme diversificate di blocco dialogico o da reazioni di violenza. La cifra specifica dello scrittore viene resa con il punto di vista scaturito dal vissuto dei protagonisti: il testo restituisce lo spessore intersemiotico della realtà, della sofferenza e della profondità dell'animo, con la trasposizione dell'espressione fra i codici diversi della narrazione, della descrizione e della rappresentazione spaziale. Come ha spiegato Charef stesso «le parole diventano immagini. Mi piace credere che il mio lettore pensi che parlo anche di lui o che rivelo una delle sue sfaccettature» e infatti la sua prosa "mostra" la realtà e l'invisibile dell'animo.
The writer represents characters and moments of daily life in a middle school in the suburbs, in the 1960s, of various origins, children from families with great difficulties and deep traumas, exhibited by diverse forms of dialogical or block from violent reactions. The specific figure of the writer is the views arising from experienced starring: text returns the weight intersemiotico of reality, of suffering and the depth of the soul, with the transposition of the expression between the different codes of narration, description and spatial representation. As explained by Judy "words become pictures. I like to believe that my reader think I talk about him or that revealed one of its facets ' and indeed his prose "view" the reality and the invisible of the soul.