Il canto degli angeli, la voce delle passioni - 9788876984006

Il canto degli angeli, la voce delle passioni: "Il mito perenne dell'androgino è attualizzato e ricollocato da Jean-Loup Charvet, con esiti di un preziosismo filologico raro, mai gratuito, nel quadro dell'età barocca, soprattutto di quella musicale. La penna dell'autore è posta, senza cedimenti né compromessi, «al servizio di un pensiero fecondo, preciso», dal quale sprigionano a raffica «intuizioni avvincenti sulla musica» di quell'epoca. È questo un libro indispensabile alla comprensione di un periodo storico dalla cronologia labile, dai mille volti di Proteo, dai caratteri perennemente sfumati; epoca segnata da un negativo antropologico tornato, nel secolo scorso, di moda. La cui aspirazione massima, avverte Charvet, era quella di poter «vivere il doppio per meglio raggiungere l'uno» - un'intuizione potente, questa, che si direbbe quasi schnitzleriana, per un ruolo che la filosofia tradizionalmente assegnava al solo Umanesimo europeo del Quattrocento, e che andrebbe esteso, invece, a buona parte dell'età moderna e del suo Zeitgeist -, quella di «partecipare al molteplice per accedere all'unità». Una chiave d'interpretazione affascinante, unica più che semplicemente rara, innovativa, originalissima." (Carlo Alessandro Landini)
"The perennial myth of androgynous is updated and relocated by Jean-Loup Charvet, with the results of a rare philological preciousness, never free, in the context of the Baroque age, especially the musical one. The author's pen is placed, without giving in or compromising, "at the service of a fruitful, precise thought", from which they unleash in bursts "compelling insights on music" of that era. This is a book indispensable to the understanding of a historical period with a labile chronology, from the thousand faces of Proteus, with perennially nuanced characters; era marked by an anthropological negative returned, in the last century, to fashion. Whose greatest aspiration, Charvet warns, was to be able to "live twice as much to better achieve one" - a powerful intuition, this one would say almost Schnitzlerian, for a role that philosophy traditionally assigned to the European Humanism of the fifteenth century alone, and which should instead be extended to a large part of the modern age and its Zeitgeist -, that of "participating in the multiplication to access unity". A fascinating interpretation key, unique more than just rare, innovative, very original." (Carlo Alessandro Landini)