L'occhio assoluto. Fotografie e taccuini. Ediz. illustrata - 9788845923104

L'occhio assoluto. Fotografie e taccuini. Ediz. illustrata: Come si parla di "orecchio assoluto" a proposito di coloro che sanno riconoscere perfettamente l'altezza dei suoni, si potrebbe parlare di "occhio assoluto" per una qualità che Bruce Chatwin già mostrava nei suoi scritti e che ora appare, e si impone, nelle sue fotografie. Riconoscere in ciò che circonda l'individuo - e soprattutto quello che circonda l'occhio, sempre mobile, del viaggiatore - quegli spicchi di realtà che sono altrettante visioni, isolarli dal resto e lasciarli vibrare nella loro pura evidenza ottica: questo è il segno di elezione dell'"occhio assoluto". Le immagini che compaiono in questo libro furono colte in Patagonia e in Mauritania, in Australia e in Afghanistan, nel Mali e in Nepal, ma spesso il luogo di origine e l'occasione rimangono indecifrabili, come se la pura accidentalità del viaggiare fosse servita a far emergere ogni volta, in un labile momento, la piena singolarità di un frammento di ciò che è, senza altri attributi, e al tempo stesso il muto stupore dell'occhio che lo coglie. Insieme a queste fotografie appaiono qui per la prima volta lunghi estratti dai taccuini di Chatwin, riserva alla quale era solito attingere per tutte le sue opere. Da due vie, dunque, il volume permette di entrare nel segreto - quasi nella percezione stessa - di uno scrittore che rimarrà fra i grandi dei nostri anni.
As we talk about "absolute pitch" about those who know perfectly the height of sounds, one could speak of "absolute" eye for a quality that Bruce Chatwin already showed in his writings and which now appears, and imposes itself, in his photographs. Recognize in what surrounds the individual-and especially that surrounding the eye, always mobile, the traveller-those segments of reality that are as many visions, isolate them from the rest and let them vibrate in their pure optical evidence: this is the sign of election of "absolute eye". The images that appear in this book were taken in Patagonia and in Mauritania, in Australia and in Afghanistan, in Mali and Nepal, but often the place of origin and opportunity remain indecipherable, as if the sheer accidence of travel had served to bring out every time, in a fleeting moment, the full singularity of a fragment of what is , no other attributes, and at the same time the mute astonishment of the eye that captures. Along with these photographs appear here for the first time long excerpts from notebooks of Chatwin, reserve to which he used to draw for all his works. Two ways, therefore, the volume allows access to the secret--almost in the very perception-a writer who will remain among the great of our years.