Eretici - 9788867084753

Eretici: Nel 1905, all'età di trentun'anni, Gilbert Keith Chesterton riunisce in un unico volume gli articoli scritti per il liberale "Daily News". Nasce così Eretici, in cui il "principe del paradosso", facendo sfoggio di tutta la sua tagliente ironia, passa al vaglio le più importanti figure del suo tempo, in particolare del mondo della letteratura e dell'arte: Rudyard Kipling, Gorge Bernard Shaw, H. G. Wells, James McNeill Whistler. Ciò che soprattutto gli interessa è però combattere le "eresie" di cui si fanno banditori o interpreti e che si riflettono in quelli che l'autore identifica come i grandi mali della modernità: la cieca fede nel progresso, lo scetticismo, il determinismo, la negazione dell'esistenza di Dio e dei valori fondamentali del cristianesimo. Frutto di un sapiente dosaggio di umorismo e buon senso, "Eretici" suscitò le ire di alcuni critici, perché condannava le filosofie coeve senza fornire alternative. Lo scrittore inglese decise quindi di replicare qualche anno più tardi con un altro celebre titolo, "Ortodossia", di cui questo resta l'essenziale premessa. Prefazione di Roberto Giovanni Timossi.
In 1905, at the age of thirty years, Gilbert Keith Chesterton brings together in one volume the articles written for the liberal "Daily News". Hence, Heretics, the "Prince of paradox", flaunting all his sharp irony, sifts the most prominent figures of his time, especially in the world of literature and art: Rudyard Kipling, George Bernard Shaw, h. g. Wells, James McNeill Whistler. What especially interests him though is fighting the "heresies" that make auctioneers or interpreters and that are reflected in what the author identifies as the great evils of modernity: the blind faith in progress, skepticism, determinism, the denial of the existence of God and the fundamental values of Christianity. The result of a skilful dosage of humor and common sense, "Heretics" aroused the ire of some critics, because it condemned contemporary philosophies without providing alternatives. The British writer decided to replicate a few years later with another famous title, "orthodoxy", of which this is the essential premise. Preface by Roberto Giovanni Timossi.