Non temere piccolo gregge. Uno studio sulla "vittoria" nell'opera gio vannea - 9788892604865

Non temere piccolo gregge. Uno studio sulla "vittoria" nell'opera gio vannea: Il tema della vittoria nell'opera giovannea è inserito nel drammatico contesto di una comunità che si percepisce sempre come minoranza, piccolo gregge in pericolo. Da qui la sua centralità, confermata dalla abbondante ricorrenza dei termini legati al concetto di vittoria, in assoluto la maggiore di tutto il Nuovo Testamento. La Prima Lettera di Giovanni infatti insiste talmente tanto sul tema della vittoria che lo incontriamo per ben 5 ricorrenze nei suoi 104 versetti, cioè con una densità anche superiore a quella pur notevole dell'Apocalisse, che pure resta il libro con il maggior numero di citazioni in assoluto con le sue 15 ricorrenze, ma all'interno di un totale di 404 versetti. La comunità che incontriamo nei testi si rivela per noi come il tipo di ogni comunità credente, nelle sue fragilità, nelle sue paure, tra divisioni interne e opposizioni esterne. E così le parole di conforto che le sono rivolte possono essere allo stesso modo rivolte ad ognuno di noi, parlando in maniera sempre attuale.
The theme of the victory in the Johannine works is inserted in the dramatic context of a community that is perceived as minority, little flock in danger. Hence its centrality, confirmed by abundant occurrence of terms related to the concept of victory, by far the largest of the entire New Testament. The first Epistle of John in fact insists so much on the theme of victory that we meet him for 5 occurrences in his 104 verses, i.e. with a density even greater than that despite considerable of the Apocalypse, which also remains the book with the most citations ever with its 15 occurrences, but within a total of 404 verses. The community that we find in the texts is revealed to us as the type of each community of believers, in its fragility, its fears, between internal divisions and external opposition. And so the words of comfort that are addressed can be similarly addressed to each of us, talking in an ever present.