L'Europa intera parlerà solo inglese?. Per un'interlinguistica scientifica - 9788846489579

L'Europa intera parlerà solo inglese?. Per un'interlinguistica scientifica: Il multilinguismo non solo è utile, ma indispensabile per l'alta cultura e in genere per l'élite. Ma per i più, e soprattutto per la comunicazione internazionale a tutti i livelli, è sempre più indispensabile una lingua franca unica. Questa lingua è oggi di fatto l'inglese, e non può esser se non così, data la superiorità in tutti i campi degli Stati Uniti e il peso ulteriore del mondo angloparlante. Ma, come ogni lingua viva in posizione dominante (es. il latino dell'Impero romano, che distrusse a poco le lingue europee dei popoli ad esso soggetti) così accadrà fatalmente con l'inglese. L'unico modo per preservare tali lingue, in Europa e nel mondo, è quello dell'adozione di una lingua franca pianificata, certo la sua adozione è oggi utopistica perché, come si è detto, una lingua s'impone come lingua franca non per la sua facilità e adeguatezza allo scopo, ma per la forza del potere che la sostiene: il che significa che il problema di una lingua franca è un problema non linguistico ma anzitutto politico. Perché dunque l'Esperanto sia attuale, occorre che nasca un vero Stato federale europeo che lo adotti, per metter tutti i suoi popoli su un piede di parità e salvare così i loro idiomi (e in futuro quelli del mondo). È il riconoscimento di queste verità che l'autore chiama interlinguistica "scientifica", riferendosi non solo al campo teorico ma anche e soprattutto a quello pratico.
Multilingualism is not only useful, but indispensable for high culture and generally for the elite. But for most, and especially for international communication at all levels is increasingly indispensable a lingua franca only. This language is actually English, today it cannot be if not so, given its superiority in all areas of the United States and further weight in the world angloparlante. But, like any living language in a dominant position (e.g. the Latin of the Roman Empire, which destroyed the European languages of peoples subject to it) so it will happen inevitably with English. The only way to preserve those languages, in Europe and in the world, is to adopt a lingua franca-planned, sure its adoption is utopian today because, as has been said, one language stands out as lingua franca not for its ease and fitness for purpose, but for the strength of the power which sustains it: which means that the problem of a lingua franca is a language problem but above all political. Why Esperanto is present, it must be born a true European federal state that adopts, to put all its peoples on an equal footing and save so their idioms (and future ones in the world). And recognition of this truth that the author calls "scientific" interlingual, referring not only to the theoretical but also and above all to that practical.