Vicini e lontani. L'incontro tra laici e cattolici nella parabola del riformismo italiano - 9788868434786

Vicini e lontani. L'incontro tra laici e cattolici nella parabola del riformismo italiano: Al centro del libro sono i rapporti di contrapposizione, di scontro, ma anche di interlocuzione e di incontro, che gli esponenti del pensiero politico "laico" hanno maturato in Italia nei confronti del mondo cattolico, nel corso di una lunga storia, originata dalle particolari condizioni con cui si realizzò l'unificazione nazionale. Fu proprio il tema della rappresentanza politica dei cattolici a costituire, fin dall'inizio, un problema specifico della politica italiana. Il volume si apre con un excursus storico sulla fase risorgimentale e la successiva età liberale: sono rievocate la lungimiranza di Cavour, che impostò le relazioni tra lo Stato e la Chiesa in modo coerente con gli approdi allora più avanzati del liberalismo europeo; l'idea di una religione laica propugnata da Mazzini, in difesa di un ideale di emancipazione democratica delle classi lavoratrici, e fatta oggetto di aspre polemiche dal versante anarchico e socialista; la forte impronta laicista del nostro positivismo scientista, che condizionò la cultura del nascente Partito socialista; fino ad arrivare ad Antonio Gramsci, il pensatore che più di ogni altro affrontò un'analisi della presenza e del significato della religione cattolica nel contesto della politica italiana del tempo.
In the middle of the book is the relationship of juxtaposition, confrontation, but also dialogue and encounter, that the exponents of the "secular" political thought have matured in Italy against the Catholic World, during a long history, originating from particular conditions with which they created the national unification. It was precisely the theme of political representation of Catholics to establish, from the outset, a specific problem of Italian politics. The volume opens with a brief historical overview on the stage of the Risorgimento and the subsequent liberal age: are evoked the foresight of Cavour, which set relations between the State and the Church in a manner consistent with the then most advanced European liberalism landings; the idea of a secular religion advocated by Mazzini, in defense of an ideal of democratic emancipation of the working classes, and made the subject of bitter controversy from the anarchist and Socialist; strong secularist footprint of our scientific positivism, which influenced the culture of the nascent Socialist Party; until you get to Antonio Gramsci, the thinker who more than any other was faced with an analysis of the presence and meaning of the Catholic religion in the context of Italian politics of the time.