Mi hai portato al mare - 9788890096587

Mi hai portato al mare: Come segni su tela sono i versi del poeta Flavio Ciatto, a volte sapori incerti, sagome e figure essenziali delineate dalla sola sensazione e viaggi senza definita mèta che trovano ragione d'essere nel viaggio stesso. "Mare" come inquietudine senza confini e orizzonti desiderati, continua ricerca di un'isola fatta di ricordi carezzevoli, miti, affettuosi... materni. Aleggia, brezza gentile (profumo di salsedine) tra i versi, la presenza vigile della madre a placare l'animo inquieto come respiro profondo ad occhi chiusi e muovere la penna del Poeta, tra le onde dei pensieri tormentati dai venti dell'anima. Flavio Ciatto (1951-2014), romano con legami veneti e siciliani da parte dei genitori, musicista di professione diplomato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Unitamente alla primaria attività musicale, si dedica, fin da adolescente, alla poesia come altro rifugio di intimità, cercando di "fissare", con schemi semplici, minimali, ciò che l'intuito lascia intravedere per istanti brevissimi ectoplasmatici aspetti del vivere comune e svelare la sottile introspezione di segnali da sogni a occhi aperti, impalpabili.
As signs on canvas are the verses of the poet Flavio Ciatto, sometimes uncertain flavors, silhouettes and essential figures delineated by the sensation alone and journeys without defined goal who find reason to be in the journey itself. "Sea" as a worry without borders and horizons desired, continuous search for an island made of caressing memories, myths, affectionate... Maternal. Hovering, gentle breeze (scent of salt) between the verses, the watchful presence of the mother to placate the restless soul as deep breath with eyes closed and move the pen of the poet, among the waves of thoughts tormented by the winds of the soul. Flavio Ciatto (1951-2014), Romano with Venetian and Sicilian ties by his parents, a graduate musician at the Conservatorio Benedetto Marcello in Venice. Together with the primary musical activity, he dedicates himself, as a teenager, to poetry as another refuge of intimacy, trying to "fix", with simple, minimal patterns, what the intuition allows to glimpse for very short moments ectoplasmic aspects of Living together and revealing the subtle introspection of signals from daydreams to open eyes, impalpable.