Pro Ligario-Pro Marcello-Pro rege Deiotaro (Orazioni cesariane). Volgarizzamento di Brunetto Latini - 9788876426490

Pro Ligario-Pro Marcello-Pro rege Deiotaro (Orazioni cesariane). Volgarizzamento di Brunetto Latini: Il volgarizzamento a opera di Brunetto Latini delle tre orazioni cosiddette «Cesariane» (Pro Marcello, Pro Ligario, Pro rege Deiotaro), pronunciate da Cicerone tra il settembre del 46 a.C. e il novembre dell'anno seguente, ebbe fin da subito ampia fortuna, tanto che risulta tràdito da un gran numero di codici, databili per lo più fra Tre e Quattrocento. I motivi di interesse del volgarizzamento sono molteplici: sotto il profilo stilistico e linguistico, innanzitutto, poiché l'opera costituisce un mirabile esempio di prosa d'arte, con Brunetto che plasma il volgare fino a competere per rigore e raffinatezza con l'originale ciceroniano, così che la sua lingua acquista, come ricordava Cesare Segre, «una forza interiore piena di fermenti»; ma anche dal punto di vista culturale, dal momento che la traduzione delle tre orazioni si origina e trova giustificazione nel mutato contesto comunale fiorentino, nel quale del resto, proprio a partire da quegli anni, si assisterà all'affermarsi della grande stagione dei volgarizzamenti dei classici. Nell'Introduzione ai testi si passa in rassegna la fortuna del volgarizzamento, indagando gli ambienti culturali in cui fu letto e copiato, per poi affrontare le questioni legate all'attribuzione e alla datazione dell'opera. Nei capitoli successivi, dopo aver presentato un approfondito esame della tradizione latina nel tentativo di individuare la fisionomia dell'examplar di traduzione utilizzato da Brunetto, si analizzano nel dettaglio le tecniche traduttive messe in campo dal notaio fiorentino. La Nota al testo offre le schede codicologiche, pr
The Vulgarisation of Brunetto Latini of the three so-called ' Caesar's prayers "(Pro Marcello, Pro Ligario, Pro rege Deiotaro), spoken by 46 BC Cicero between September and November of the following year, he had ample Fortune right away, so that factor that results from a large number of codes that can be dated mostly between three and four hundred. The reasons are varied: Vulgarisation interest in terms of style and language, first, because the work is a wonderful example of prose of art, with Banu that shapes the vulgar up to compete for rigor and sophistication with the original periphrases, so that his tongue, as he remembered Cesare Segre, ' an interior force full of milk '; but also from a cultural point of view, since the translation of three orations originates and is justified in the changed context, in which the Florentine municipal rest, just starting with those years, we will witness the emergence of great season of vernacular translations of the classics. In the introduction to the texts you browsing the fortune of Vulgarisation, investigating the cultural environments in which it was read and copied, and then deal with issues relating to attribution and dating of the work. In later chapters, after presenting an in depth review of the Latin tradition in an effort to locate the physiognomy of the examplar of translation used by Brunetto, goes into detail translation techniques used by the notary Fiorentino. The note to the text offers codicological cards, pr