Cecità clandestina - 9788898019083

Cecità clandestina: Che cosa può fare una giornalista quando si accorge che non riesce più a tenere gli occhi aperti? L'autrice racconta la sua esperienza con il blefarospasmo, un disturbo neurologico che nei casi più gravi è definito "cecità funzionale" e per cui non esistono terapie risolutive. Nasce così un diario in cui l'incontro con terapie diverse - dall'agopuntura alla meditazione - s'intreccia col racconto dei mesi trascorsi al buio, e delle difficoltà di convivere con un disturbo che si manifesta in modo bizzarro e imprevedibile, fino a una risoluzione che lascia aperti molti interrogativi. Una testimonianza personale e commovente che Paola Emilia Cicerone ha voluto integrare partendo dalla sua esperienza di cronista nel mondo della salute, per riflettere su quanto possa essere difficile il dialogo tra paziente e curante, particolarmente oggi che la medicina sembra avere perso in umanità quello che ha guadagnato in competenza tecnica. E sulle sfide che si presentano a chi deve fare i conti con il problema di salute, dalla difficoltà di orientarsi nel mare di informazioni disponibili in rete, a quella di capire cosa ci sia di valido nella crescente offerta di terapie alternative.
What can a journalist when he realizes that he can no longer keep their eyes open? The author talks about his experience with Blepharospasm, a neurological disorder that in severe cases is called "functional blindness" and for which there is no treatment solutions. The result is a diary in which the encounter with different therapies-acupuncture to meditation--intertwines with a tale of months spent in the dark, and the difficulties of living with a disorder that manifests itself so bizarre and unpredictable, until a resolution that leaves open many questions. A personal testimony and moving that Paola Emilia Cicero wanted to integrate starting from his experience as a reporter in the world of health, to reflect on how difficult it can be to the dialogue between patient and practitioner, particularly now that the medicine appears to have lost in humanity what it gained in technical expertise. And the challenges that present themselves to those who must deal with the issue of health, by the difficulty to navigate the sea of information available on the net, to figure out what's valid in the growing supply of alternative therapies.