Ripensare la bellezza. Oltre Bateson - 9788857553160

Ripensare la bellezza. Oltre Bateson: Ripensare la bellezza vuol dire, certamente, non pensarla più come qualcosa di separato dal mondo reale, come è stato affermato in relazione all'opera d'arte, ma il ripensamento che qui si propone è ancora più radicale. Prende le mosse dalle riflessioni di Gregory Bateson e prova a spingersi oltre sul cammino che queste hanno aperto, continuandolo fino alle sue logiche conclusioni. Il risultato è affascinante. Dapprima, viene confermata la lunga tradizione che ha attribuito una funzione salvifica alla bellezza, declinandola come salvezza ecologica; quindi, si afferma che la conoscenza più adatta a gestire le ecologie mediche e ambientali non è l'attuale conoscenza scientifica, matematizzata, ma è la conoscenza umanistica, che si tende oggi a escludere da ogni intervento sul mondo naturale o sul corpo umano. Agli approcci umanistici al mondo naturale e al corpo umano andrebbe, quindi, affidato un ruolo di moderna epistème, con il compito non soltanto di «assegnare dei fini», come dicono i filosofi, alla téchne matematizzata, ma anche, quando possibile, di intervenire direttamente sulle ecologie micro e macro sistemiche. A testimonianza di ciò, nella seconda parte del lavoro si indicano alcune ecologie e medicine umanistiche che sono già in grado di ricoprire questo ruolo epistèmico: l'etica della terra di A. Leopold, l'architettura del paesaggio, la medicina psicosomatica di V. Weizsäcker ed anche alcune medicine non convenzionali come la medicina omeopatica o l'agopuntura tradizionale cinese. Prefazione di Arnaldo Colasanti e postfazione di Paolo Aldo Rossi.
Rethinking beauty means, of course, not thinking of it as something separate from the real world, as has been said in relation to the work of art, but the rethinking that is proposed here is even more radical. It is inspired by Gregory Bateson's reflections and tries to go further on the path they have opened, continuing it to its logical conclusions. The result is fascinating. At first, the long tradition that has attributed a saving function to beauty is confirmed, declining it as ecological salvation; therefore, it is stated that the knowledge best suited to manage medical and environmental ecologies is not the current scientific knowledge, mathematically, but it is humanistic knowledge, which today tends to exclude from any intervention on the natural world or on the human body. The humanistic approaches to the natural world and the human body should, therefore, be entrusted with a role of modern epistème, with the task not only of "assigning ends", as philosophers say, to the mathematicalized téchne, but also, when possible, to intervene micro and systemic macro ecologies. As a testament to this, the second part of the work points to some ecologicals and humanistic medicines that are already able to play this epistèmic role: the ethics of the land of A. Leopold, the architecture of the landscape, the psychosomatic medicine of V. And also some unconventional medicines such as homeopathic medicine or traditional Chinese acupuncture. Foreword by Arnaldo Colasanti and postscript by Paolo Aldo Rossi.