Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia - 9788858134177

Niccolò Machiavelli. Ragione e pazzia: Niccolò Machiavelli è considerato uno dei più grandi teorici della ragione politica. In effetti è straordinaria la capacità con cui analizza le situazioni, i rapporti di forza, le alternative. Ma non è solo questo. È anche un visionario capace di sporgersi oltre le barriere dei canoni consueti, di vedere al di là delle situazioni di fatto, di proporre soluzioni 'eccessive', straordinarie: appunto, «pazze». Non per nulla gli amici gli attribuiscono capacità profetiche, cioè di prevedere cosa sarebbe, infine, accaduto. Machiavelli condivide naturalmente il giudizio sulla pazzia come mancanza di senso della realtà, stravaganza, addirittura idiozia: fare le cose «alla pazzeresca», come dice nella Mandragola, gli è completamente estraneo. La 'pazzia', però, può essere anche un'altra cosa: capacità di contrapporsi alle opinioni correnti, di rischiare il tutto per tutto inerpicandosi sul crinale che divide la vita dalla morte, di combattere affinché le ragioni della vita - cioè della politica, dello Stato - possano prevalere sulle forze della crisi, della degenerazione, pur sapendo che sarà infine la morte a prevalere sulla vita, perché questo è il destino di ogni cosa. Realismo e 'pazzia': è in questa tensione mai risolta che sta il carattere non comune, anzi eccezionale, dell'esperienza di Machiavelli rispetto ai suoi contemporanei. Una pazzia totalmente laica e mondana, senza alcun contatto con la follia cristiana di Erasmo.
Niccol?? Machiavelli is considered one of the greatest theorists of political reason. In fact it is remarkable the capacity with which to analyze situations, the balance of power, alternatives. But not only that. It is also a visionary, able to lean over the barriers of canons regular, to see beyond the factual situations, excessive ', ' extraordinary solutions: in fact, ??crazy??. It is not for nothing that friends give prophetic powers, that is, to predict what would eventually happen. Machiavelli shares of course the judgment about madness as lack of sense of reality, extravagance, even idiocy: doing things ' the pazzeresca ', as he says in Mandragola, is completely foreign. The ' madness ', though, it can be something else: ability to counteract the current opinions, to risk everything clambering on the ridge that separates life from death, to fight for the reasons of life-that is, of politics, of the State- can prevail over the forces of the crisis of the degeneration, even knowing that it will be eventually death to prevail over life, because that is the fate of all things. Realism and ' madness ': is this tension unresolved which is uncommon character, indeed exceptional, Machiavelli's experience than his contemporaries. Crazy totally secular and worldly, without any contact with the Christian folly by Erasmus.