Giovanni Barracco. Patriota e collezionista - 9788849219593

Giovanni Barracco. Patriota e collezionista: La vita di Giovanni Barracco rappresenta la parabola esemplare di un personaggio che ha attraversato un tratto saliente di storia italiana. Nato nel 1829 a Isola Capo Rizzuto nel pieno del borbonico Regno delle Due Sicilie (è l'anno in cui infuria la repressione poliziesca dello Stato pontificio guidata, di fatto, dal potente Cardinale Giuseppe Albani), Barracco morirà proprio all'alba del 1914, spartiacque decisivo della storia d'Europa, al termine di un'esistenza tutta votata alla condivisione dei destini d'Italia e di quel Meridione di cui mai avrebbe disconosciuto le sue origini. Ma ciò che nello specifico fa di Barracco un caso unico del nostro Ottocento sta nell'esser riuscito come nessuno a conciliare l'impegno politico con la grande passione della sua vita: l'arte. Egli infatti resterà deputato per ben 25 anni, finché Umberto I lo nominerà, nel 1886, Senatore del Regno, lui che nel 1869 aveva addirittura rifiutato il Ministero degli Affari Esteri per potersi dedicare con piena cura alle sue attività culturali. Fu del resto grazie alla sua perseveranza che furono emanate diverse leggi riguardanti le "belle arti", tra le quali quella che istituiva la Passeggiata Archeologica. Collezionista di inarrivabile raffinatezza, Giovanni Barracco decise ai primi del '900 di donare il suo immenso tesoro alla città di Roma, dalla fine degli anni Quaranta ospitato nella "Farnesina ai Baullari", spazio che pertanto, come pochi altri, sarà eletto come simbolo dell'Unità d'Italia.
The life of Giovanni Barracco represents exemplary parable of a character who has been through a salient trait of Italian history. Born in 1829 in Isola Capo Rizzuto in the midst of the Bourbon Kingdom of the two Sicilies (is the year when raging police repression of the Papal States, guided by the powerful Cardinal Giuseppe Albani), Barracco died just on the eve of 1914, a decisive watershed in the history of Europe, after a life devoted to sharing the fate of Italy and the South of which never would have disavowed its origins. But what specifically makes Barracco a unique case of our nineteenth century is to be succeeded as nobody to reconcile political engagement with the great passion of his life: the art. He will remain MEP for 25 years until 1886, he will nominate Umberto I, Senator of the Kingdom, he who in 1869 had even refused the Ministry of Foreign Affairs in order to devote full attention to its cultural activities. It was moreover thanks to her perseverance that were enacted various laws relating to the "fine arts", such as establishing the archaeological walk. Unparalleled refinement, collector Giovanni Barracco decided at the beginning of the ' 900 to donate his immense treasure to the city of Rome, from the late 1940s hosted in the "Farnesina ai Baullari", space that therefore, like few others, will be elected as a symbol of the unification of Italy.