Manfredonia, io mi ricordo - 9788896256152

Manfredonia, io mi ricordo: Un libro che racconta un territorio, un territorio in cui ciascun lettore può ritrovarsi, perché spesso rappresentando l'individuo si finisce con il rappresentare il mondo. La prima parte del libro delinea i tratti essenziali della storia e delle origini di Manfredonia, città del golfo ai piedi del Gargano. Prosegue con una descrizione accurata del territorio nei suoi vari componenti, materiali e immateriali, e con i suoi problemi. Poi ci sono i "luoghi" del territorio, quelli concreti, e poi anche le voci di coloro i quali hanno visitato il territorio da stranieri, e con le loro impressioni e le loro narrazioni hanno arricchito la memoria collettiva. E soprattutto ci sono i "non luoghi", come Ciociola li chiama. Quelli della memoria: i fatti, i ricordi, le feste, i posti di un tempo, i vecchi mestieri, i giochi, gli odori, i colori, realtà com'erano e ora scomparse, ma vive e ricostruite nella memoria dell'autore. Una memoria non incline, tuttavia, alla nostalgia, che non ha niente a che fare con la melanconia dei "bei tempi andati", ma prende atto che le cose cambiano e la sfida del futuro è farle cambiare per il meglio.
A book about a territory, a territory in which each reader can find themselves, because often representing the individual ends up representing the world. The first part of the book outlines the essential features of the history and origins of Manfredonia, the Gulf city at the foot of the Gargano. Continues with an accurate description of the territory into its various components, and equipment and intangible assets, and with its problems. Then there are the "places" of the territory, concrete ones, and then also the voices of those who have visited the territory by foreigners, and with their impressions and their stories enriched the collective memory. And above all there are "non-places", such as Ceria calls them. Those of memory: the facts, memories, parties, formerly the old crafts, games, the smells, the colors, the way they were and now defunct, but lives and reconstructed in memory of the author. A memory not inclined, however, to nostalgia, which has nothing to do with the melancholy of the "good old days", but notes that things change and the challenge of the future is changing for the better.