La speranza è più della vita. Intervista con Paul Assall - 9788857530062

La speranza è più della vita. Intervista con Paul Assall: Nel marzo del 1985, intervistato dal giornalista tedesco Paul Assall, Emil Cioran tenne presso la sede dell'emittente radiofonica "Südwestfunk" (Baden-Baden) un'importante conversazione, focalizzata sui temi della speranza, della storia e dell'utopia. In disaccordo con le voci imperanti del pensiero filosofico-teologico, moderno e contemporaneo, l'intellettuale rumeno illustra le principali linee guida della propria tragica Weltanschauung, fondata sul nichilismo e sul rifiuto totale di ogni prospettiva storicistica (ideologica, escatologica). All'idea di "progresso ", egli sostituisce il "regresso", all'"utopia", il "disinganno". La storia, secondo l'eretico Cioran, da sempre magistra vitae, insegna come l'uomo sia ontologicamente macchiato, e quindi condannato ad un inesorabile "cammino verso il peggio". In tal senso, inutile attendersi un miglioramento morale del genere umano o un'evoluzione della società. L'unica forma di "salvezza", forse, è rassegnarsi al divenire assurdo del mondo, accettando la "caduta" e il "fallimento" come un'imperscrutabile fatalità.
In March of 1985, interviewed by German journalist Paul Assall, Emil Cioran held at the headquarters of the radio station "S??dwestfunk" (Baden-Baden) an important conversation, focused on the themes of hope, history and utopia. Disagree with the prevailing rumors of philosophical-theological thought, modern and contemporary Romanian intellectual illustrates the main guidelines of its tragic Weltanschauung, based on nihilism and total rejection of any historicist perspective (ideological, eschatology). The idea of "progress", he replaces the "regression", "utopia", "disillusion". The story, according to the heretic always Cioran, magistra vitae teaches that man is ontologically stained, and then sentenced to an unrelenting journey toward the worse ". In this sense, needless to expect moral improvement of mankind or an evolution of society. The only form of "Salvation" is probably resign themselves to become absurd in the world, accepting the "fall" and "failure" as an unfathomable fate.