Cut away. Safaa Erruas, Lungiswa Gqunta, Bronwyn Katz. Catalogo della mostra (25 ottobre-22 dicembre 2018). Ediz. italiana e inglese - 9788860574169

Cut away. Safaa Erruas, Lungiswa Gqunta, Bronwyn Katz. Catalogo della mostra (25 ottobre-22 dicembre 2018). Ediz. italiana e inglese: Catalogo realizzato in occasione della mostra "Cut away", collettiva delle artiste Safaa Erruas, Lungiswa Gqunta, Bronwyn Katz curata da Silvia Cirelli, Officine dell'Immagine, Milano, 25 ottobre-22 dicembre 2018. Nessun oggetto può esistere nella nostra vita senza legarsi al nostro corpo, alle nostre emozioni, alla conoscenza di noi stessi. È da questa considerazione che si è partiti per realizzare la collettiva "Cut away", un progetto che presenta la poetica di tre figure centrali nell'attuale panorama artistico africano - la marocchina Safaa Erruas, e le due sudafricane Lungiswa Gqunta e Bronwyn Katz - e che rielabora tematiche legate al luogo e all'appartenenza attraverso la capacità latente degli oggetti di tradurre mondi emozionali. Anziché mettere in mostra la presenza fisica del corpo, le artiste tendono a presentare oggetti di uso domestico - aghi, vetri, materassi, reti di letti - il cui rapporto con gli esseri umani è implicito piuttosto che manifesto. Seppur priva della presenza umana, una presenza si avverte però sempre, aleggia ossessivamente, emanando un'aura di disturbo, perché nemmeno l'oggetto più semplice sembra essere completamente innocente.
Catalog created for the exhibition "Cut away", collective of the artists Safaa Erruas, Lungiswa Gqunta, Bronwyn Katz curated by Silvia Cirelli, Image Workshops, Milan, 25 October-22 December 2018. No object can exist in our lives without tying oneself to our body, to our emotions, to the knowledge of ourselves. It is from this consideration that we started to realize the collective "Cut away", a project that presents the poetics of three central figures in the current African artistic landscape - the Moroccan Safaa Erruas, and the two South Africans Lungiswa Gqunta and Bronwyn Katz - and that reworks themes related to place and belonging through the latent ability of objects to translate emotional worlds. Instead of showing off the physical presence of the body, female artists tend to present household objects - needles, glass, mattresses, bed nets - whose relationship with humans is implied rather than manifest. Although devoid of human presence, a presence is always felt, hovering obsessively, extols an aura of disturbance, because not even the simplest object seems to be completely innocent.