Poeti latini. Vol. 2: Orazio, Tibullo - 9788867518340

Poeti latini. Vol. 2: Orazio, Tibullo: Anche i poeti di questo volume appartengono al I secolo a. C., che come già detto, è il secolo d'oro della letteratura latina. La conoscenza dei costumi e dell'arte della Grecia continua e addirittura si fa più intensa, ma è da dire che nella letteratura e nell'arte essa non dà luogo ad alcuna imitazione; i romani vengono a conoscenza di un tema, e, forse anche per l'orgoglio di essere i conquistatori, lo svolgono a modo loro. Così avviene per quasi tutti i generi letterari, dall'ode alla elegia, dall'epica alla favola, ed alla didascalica, è tutto un fervore per seguire le usanze greche. Ma il conoscere e diffondere le loro "scoperte" come le aveva definite Lucrezio, non era facile per la "povertà della lingua" che via via si perfezionò e che a partire dai poeti nuovi andò rapidamente adeguandosi al nuovo modo di sentire e di pensare. Con Orazio il processo si può dire concluso anche se il linguaggio è, per sua natura, in continua evoluzione. L'unico genere letterario originale e costruito su modelli propri è la satira; introdotta la prima volta da Ennio, il più grande letterato latino dei secoli precedenti, e ripresa con successo da Orazio e da Persio trovò in seguito autori che la adottarono prosa od in poesia sì che Quintiliano poteva a ragione dire: "satura tota nostra est".
Even the poets of this volume belong to the first century b.c., which as mentioned above, is the golden age of Latin literature. Knowledge of the Customs and historical heritage of Greece continues and even becomes more intense, but it must be said that in literature and art it does not give rise to any imitation; the Romans are aware of an issue, and perhaps even for the pride of being conquerors, the place in their own way. So it happens to almost all literary genres, from ode to epic and elegy, from the fairy tale, didactic, is everything a fervor to follow the Greek Customs. But knowing and spread their "findings" as he defined Lucretius, wasn't easy for the "poverty of language" that he and who from new poets went quickly adapting to the new way of feeling and thinking. With Horace the process you can tell concluded even if the language is, by its nature, constantly evolving. The only original literary genre built on models own is satire; first introduced by Ennio, the greatest Latin scholar of previous centuries, and taken up successfully by Horace and Persius found later authors that the prose or poetry that they adopted Quintilian could rightly say: "satura tota nostra est".